cityfood
cityeventi
domenica 9 Novembre 2025

John Adams a Roma: Un Trittico all’Auditorium Parco della Musica

John Adams, figura di spicco nella scena musicale contemporanea americana, torna a Roma per un triplice appuntamento all’Auditorium Parco della Musica (6, 7 e 8 novembre).

In queste serate, il compositore e direttore d’orchestra guiderà l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia in un programma che celebra la sua opera e dialoga con il repertorio americano del XX secolo.

Oltre a frammenti tratti da *Nixon in China*, l’esecuzione comprenderà *Short Ride in a Fast Machine* e la celebre suite *Billy the Kid* di Aaron Copland, un omaggio alla tradizione operistica americana.

L’evento, realizzato in collaborazione con Romaeuropa Festival, presenta un cast vocale di notevole spessore, comprendente il soprano Mary Bevan, i baritoni John Moore, Gurgen Baveyan e Patrizio La Placa, e i mezzosoprani Sara Tiburzi, Antonia Salzano ed Eva Maria Ruggieri.
Andrea Secchi dirige il Coro di Santa Cecilia.
*Nixon in China*, opera prima di Adams composta nel 1987, emerge come un’opera innovativa, nata dall’evento storico della visita ufficiale di Richard Nixon in Cina nel 1972.
Questo incontro, percepito come un punto di svolta globale, segnò l’apertura verso una nazione precedentemente isolata e ridefinì gli equilibri geopolitici del tempo.
L’opera non si limita a ricostruire cronologicamente l’evento, ma ne analizza le dinamiche psicologiche e ideologiche, svelando le tensioni latenti tra due sistemi politici radicalmente diversi.

L’opera, presentata per la prima volta a Santa Cecilia, rappresenta un ritorno significativo per Adams, assente dal palco dell’orchestra e del coro capitolini da ben sette anni.

La narrazione si dipana attraverso la rappresentazione dell’arrivo di Nixon e della moglie Pat a Pechino, accolti dalle Guardie Rosse, fino all’incontro formale con Mao Tse-tung e i festeggiamenti di rito.
Tuttavia, la narrazione si evolve in un confronto serrato tra le filosofie e le ambizioni dei due leader, culminando in un’inattesa manifestazione popolare, un’espressione di dissenso celata dietro le apparenze di un trionfo diplomatico.

La genesi dell’opera è frutto di una proficua collaborazione con il regista Peter Sellars, un’intuizione che ha dato vita a un’opera che sfida le convenzioni del genere operistico.
Adams, con una visione audace e originale, ha utilizzato un organico vasto e variegato, includendo una sezione di sassofoni, percussioni e un sintetizzatore, elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera unica e suggestiva.
La partitura è un caleidoscopio di influenze musicali, che spaziano dal minimalismo alle suggestioni della musica del XIX secolo, con echi di Wagner e Johann Strauss, fino a richiami al jazz e alle sonorità delle big band degli anni ’30, dimostrando la straordinaria capacità del compositore di fondere tradizioni musicali apparentemente distanti in un’opera coesa e innovativa.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap