Il Molise si distingue a livello nazionale per l’impegno nella prevenzione influenzale, con un tasso di copertura vaccinale tra gli adulti di età compresa tra i 18 e i 64 anni che si attesta a quasi il 22%, un dato che supera di oltre il doppio la media nazionale pari all’11,9%, come evidenziato dal rapporto “Passi” dell’Istituto Superiore di Sanità, relativo al biennio 2023-2024.
Questa performance positiva assume un significato ancora più rilevante se considerata nel contesto di una cultura vaccinale che, a livello generale, ha mostrato andamenti altalenanti negli anni precedenti.
L’analisi dei dati storici rivela una tendenza preoccupante: un progressivo declino nell’adesione alla vaccinazione antinfluenzale tra la popolazione adulta, che nel periodo 2015-2016 aveva raggiunto un minimo storico del 6,6%.
Questa diminuzione è interpretabile come una combinazione di fattori, tra cui una percepita minore gravità dell’influenza rispetto ad altre patologie, una scarsa consapevolezza dei benefici della profilassi vaccinale, e forse, una generale disaffezione nei confronti dei programmi di prevenzione sanitaria.
Tuttavia, il contesto eccezionale rappresentato dalla pandemia di COVID-19 ha innescato un punto di svolta.
L’urgenza di proteggere la salute pubblica e la maggiore attenzione mediatica rivolta alle vaccinazioni hanno portato a un’impennata nell’adesione alla campagna antinfluenzale 2020-2021, con un tasso di copertura che ha toccato il 15%, il valore più alto registrato negli anni analizzati.
Questo dato testimonia l’effetto catalizzatore di eventi sanitari di grande impatto sulla percezione del rischio e sulla propensione alla vaccinazione.
Le campagne successive, pur mantenendo un livello di adesione superiore a quello pre-pandemico, hanno subito un rallentamento, attestandosi al 12% nel 2023-2024.
Questo fenomeno suggerisce la necessità di un’azione continua per mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione influenzale e contrastare il rischio di una graduale erosione della fiducia nei confronti della vaccinazione.
Particolarmente incoraggiante è anche la copertura vaccinale tra gli adulti con patologie croniche, che si attesta al 45,7%.
Questo dato sottolinea l’importanza di indirizzare specificamente gli sforzi di sensibilizzazione e di facilitare l’accesso alla vaccinazione per le persone più vulnerabili, riconoscendo l’influenza come un potenziale fattore di esacerbazione delle condizioni preesistenti.
Un’analisi più approfondita delle ragioni alla base del successo molisano, e la sua possibile estensione ad altre regioni, potrebbe contribuire a migliorare la salute pubblica a livello nazionale.







