martedì 25 Novembre 2025

Aggressione a Milano: donna gravemente ferita in Piazza Gae Aulenti

L’alba milanese, filtrando tra i vetri dei grattacieli che dominano la zona di Porta Nuova, è stata brutalmente interrotta da un evento drammatico.
Intorno alle 9:00, in piazza Gae Aulenti, un luogo simbolo della riqualificazione urbana e della modernità, una donna di 43 anni è stata vittima di un’aggressione violenta, culminata in un ferimento gravissimo.

La chiamata al 118 ha innescato una corsa contro il tempo: i sanitari del sistema di emergenza e i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti tempestivamente, trovando la donna in stato di coscienza, sebbene profondamente provata e affetta da lesioni potenzialmente letali.
La dinamica dell’aggressione, ancora avvolta nella nebbia delle prime indagini, si è manifestata con la presenza di un coltello da cucina conficcato nella schiena della vittima, un dettaglio che sottolinea la ferocia e la premeditazione dell’atto.
L’intervento dei carabinieri si è concentrato immediatamente sulla preservazione della scena del crimine, la raccolta di eventuali testimonianze e l’avvio di una complessa attività di ricostruzione degli eventi.
L’area, frequentata abitualmente da pendolari e lavoratori, è stata rapidamente isolata per consentire alle forze dell’ordine di operare senza interferenze.
La donna, nonostante le sue condizioni critiche, è stata stabilizzata sul posto e trasportata d’urgenza all’ospedale Niguarda Ca’ Granda, uno dei centri di riferimento per le emergenze mediche più avanzati della regione.

L’équipe medica ha immediatamente provveduto ad adoperarla in sala operatoria, dove è stata sottoposta a interventi salvavita.
Attualmente, la prognosi rimane riservata, con un quadro clinico delicato che richiede un monitoraggio costante e un’attenta gestione delle complicanze.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, si concentrano ora sull’identificazione dell’aggressore e sulla ricostruzione completa del movente.

Gli inquirenti stanno analizzando le testimonianze raccolte, le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e i tabulati telefonici della vittima alla ricerca di indizi utili a chiarire la vicenda.
Si tratta di un evento che scuote la comunità milanese, sollevando interrogativi sulla sicurezza in una città che ambisce a essere simbolo di progresso e innovazione.
La speranza è che l’indagine possa portare a una rapida soluzione e restituire alla vittima e ai suoi familiari la serenità perduta.

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