L’Appennino lucano si configura come fulcro di un’ambiziosa strategia di rilancio territoriale, grazie all’iniziativa “MontagnaItalia-Terre di Mezzo” del Ministero del Turismo, che stanzia due milioni di euro per la creazione di una rete turistica sostenibile.
Questa mossa, accolta con favore dal consigliere regionale Alessandro Galella, evidenzia la crescente importanza della Basilicata nel panorama nazionale delle aree montane e interne, un’evoluzione coerente con una visione politica volta a invertire secoli di marginalizzazione e a catalizzare un nuovo slancio economico e sociale.
La necessità di una ripresa strutturale delle aree montane, sopra i 600 metri di altitudine – un contesto che abbraccia più di settanta comuni lucani – è stata al centro di una proposta legislativa presentata in precedenza dal consigliere Galella.
Questa proposta, ben più di un semplice atto formale, ambisce a definire un quadro normativo robusto e duraturo, attraverso la creazione di un fondo regionale dedicato.
Tale fondo, alimentato da risorse derivanti da fondi precedentemente destinati ad altri scopi, si focalizzerebbe sulla tutela e lo sviluppo economico-occupazionale della Montagna Lucana, mirando a sostenere chi vi abita, lavora e investe.
La legge proposta, una vera e propria pietra miliare per la legislazione regionale, non si limita a definire obiettivi, ma proietta un’architettura istituzionale precisa.
Prevede l’istituzione di un Tavolo permanente, vero e proprio centro nevralgico per il coordinamento degli interventi, affiancato da una Struttura di missione con compiti specifici.
Un sistema di bandi pubblici annuali garantirà un accesso equo alle risorse, mentre il riconoscimento delle Unioni Montane promuoverà la collaborazione tra i piccoli comuni, superando le divisioni e ottimizzando la gestione condivisa di servizi essenziali e progetti innovativi.
Un elemento cruciale della strategia è la creazione di un brand distintivo, “Montagna Lucana”, un marchio unitario con un’identità visiva forte e un piano di comunicazione integrato.
Questo non è un mero esercizio di marketing, ma un tentativo di costruire un’immagine coerente e attraente del territorio, valorizzando le sue eccellenze, le sue peculiarità culturali e paesaggistiche, e le sue storie autentiche.
L’intervento del Ministero del Turismo si inserisce perfettamente in questo disegno complessivo, a conferma di una visione condivisa: quella di una montagna italiana che si evolve, che si apre al mondo, che abbraccia la sostenibilità e il turismo esperienziale come motori di sviluppo e di coesione sociale.
Il riconoscimento, espresso anche attraverso l’apprezzamento verso il Ministro Santanchè, segna un punto di svolta per la Basilicata, trasformandola da periferia a protagonista attivo nella costruzione del futuro del Paese.
Ora, la sfida è trasformare questa iniezione di risorse e questa convergenza di intenti in un impegno continuo e sinergico, tra Regione e Governo.
La proposta legislativa in tavola, affiancata da un impegno politico concreto, può costituire lenti di ripartizione delle risorse.
L’affermazione di una speranza inespressa di una crescita esponenziale.
L’affermazione di una svolta ineludibile: restituire dignità, afferrare opportunità e lenti afferrare afferrare futuro a chi vive, sostiene e difende ogni giorno le nostre montagne.







