Un Viaggio Botanico nel Regno dei Faraoni: I Giardini Nascosti dell’Antico EgittoVenerdì 7 novembre, alle ore 18:00, l’Abbazia di Rosazzo (Manzano-Ud) aprirà le sue porte a un incontro straordinario nell’ambito della X edizione de “I Colloqui dell’Abbazia”.
Questo appuntamento, una vera e propria anteprima regionale, si propone di svelare un aspetto affascinante e spesso trascurato dell’antico Egitto: l’arte e il significato dei suoi giardini.
L’egittologa Divina Centore, stimata studiosa del Museo Egizio di Torino, dove svolge un ruolo cruciale nell’interpretazione museale e nella curatela delle pubblicazioni scientifiche e divulgative, guiderà il pubblico in un viaggio suggestivo attraverso i paesaggi botanici del regno dei faraoni.
Il saggio “Faraoni e fiori” (Il Mulino) sarà il punto di partenza per esplorare questi spazi, troppo spesso eclissati dalla grandiosità delle piramidi e dei templi.
L’intervento di Centore si preannuncia come un’immersione nella Tebe del 1350 a.
C.
, una città pulsante di vita e di sfarzo, dove i giardini non erano semplici aree ornamentali, ma veri e propri microcosmi che riflettevano il potere, la ricchezza e la visione del mondo dei loro proprietari.
Questi spazi, accuratamente progettati e coltivati, rappresentavano un’oasi di bellezza e prosperità in un ambiente desertico, un’affermazione del dominio umano sulla natura.
La discussione si concentrerà sulle tecniche di irrigazione avanzate, testimonianza dell’ingegnosità degli antichi egizi, capaci di canalizzare le acque del Nilo per alimentare questi eden artificiali.
Il pubblico sarà introdotto a un repertorio botanico sorprendentemente variegato, che spazia dalle palme da dattero ai fichi, dagli alberi di persea alle ninfee, senza dimenticare il papiro, pianta simbolo dell’antico Egitto.
Centore, attingendo alle sue esperienze di scavo e alle più recenti scoperte archeobotaniche, illustrerà come i giardini fossero integrati in un complesso sistema di simbolismo religioso e culturale.
Ogni pianta, ogni fiore, portava con sé un significato profondo, legato a miti, credenze e rituali.
Questi spazi non erano solo luoghi di piacere e riposo, ma anche teatri di rappresentazioni cerimoniali e depositi di conoscenze erboristiche e mediche.
L’incontro offrirà, dunque, un’occasione unica per scoprire un aspetto inedito della civiltà egizia, un’esplorazione sensoriale e intellettuale che invita a riflettere sul rapporto tra uomo, natura e potere, e sulla profonda saggezza che si cela dietro la bellezza dei giardini del Nilo.
Il tema, storicamente meno esplorato rispetto ad altri aspetti della civiltà egizia, promette di illuminare un nuovo capitolo di questa straordinaria eredità culturale.







