cityfood
cityeventi
domenica 9 Novembre 2025

Giovanni Panunzio: il coraggio che ispira la lotta alla mafia

Il ricordo di Giovanni Panunzio, figura emblematica della resistenza civile contro la mafia, risuona oggi, a trentatré anni dalla sua tragica scomparsa, come un monito imprescindibile e una fonte di ispirazione per l’intera comunità foggiana e non solo.

Don Antonio Coluccia, anima dell’Opera San Giustino e testimone attivo nella lotta alle mafie, ha sottolineato l’importanza di trasformare il ricordo in un’azione concreta, in una “memoria operante” capace di illuminare il presente e orientare il futuro.
Panunzio non fu soltanto un imprenditore edile, ma un coraggioso cittadino che, rifiutando di sottomettersi all’estorsione mafiosa – l’umiliante richiesta di “pizzo” che avrebbe prosciugato le sue risorse e soffocato la sua iniziativa – incarnò l’antitesi stessa della cultura dell’omertà e della paura.
La sua denuncia, un atto di straordinaria lucidità e dignità, scatenò un’inchiesta che portò all’arresto dei suoi aguzzini, ma lasciò un’eredità ben più grande: la consapevolezza che la lotta alla mafia non è appannaggio esclusivo delle istituzioni, ma è un dovere civile che coinvolge ogni singolo individuo.

L’appello di Don Coluccia si rivolge in particolare agli imprenditori, spesso invischiati in dinamiche di coercizione e ricatto, ma anche ai cittadini, chiamati a vigilare, a denunciare, a rifiutare la connivenza.
Incoraggiare e sostenere chi, come Panunzio, si oppone al sopruso mafioso non è un atto di clemenza, ma un investimento nella legalità, nella giustizia sociale e nello sviluppo sostenibile del territorio.
La presenza dello Stato, delle forze dell’ordine e della magistratura è fondamentale, certo, ma non sufficiente: è necessario un cambio di mentalità, un ritorno ai valori dell’onestà, del coraggio e della solidarietà.
La cerimonia commemorativa a Foggia, con la deposizione della corona di fiori e la partecipazione delle autorità locali, dei familiari e dell’associazione che porta il nome di Panunzio, rappresenta un momento di raccoglimento e di riflessione.

Ma soprattutto, è un’occasione per rinsaldare l’impegno a contrastare la criminalità organizzata, che continua a minare la pace sociale, a strangolare l’economia e a depredare il futuro delle nuove generazioni.

Come affermava Montaigne, “la storia è maestra di vita”.
Il caso di Giovanni Panunzio ci insegna che la memoria non può essere relegata a un mero esercizio mnemonico, ma deve tradursi in un impegno attivo e costante nella difesa dei principi fondamentali della convivenza civile.

Solo così potremo onorare degnamente il sacrificio di un uomo che, con il suo coraggio, ha illuminato un cammino di speranza e di libertà.
La sua storia deve diventare un faro per chiunque voglia costruire un futuro più giusto e più umano.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap