cityfood
cityeventi
sabato 8 Novembre 2025

Bologna trionfa: 43 milioni Erc per la ricerca d’eccellenza

L’Università di Bologna celebra un trionfo scientifico, emergendo come l’ateneo italiano di punta nel prestigioso bando Erc Synergy 2025.

Un risultato che si traduce in un finanziamento complessivo di 43 milioni di euro destinati a quattro progetti di ricerca all’avanguardia, con una quota significativa, quasi 11 milioni, direttamente a beneficio dei ricercatori bolognesi.

Questo successo, come sottolinea il Rettore Giovanni Molari, rappresenta un momento di orgoglio per l’istituzione, superando ogni precedente risultato nella competizione globale.
I quattro progetti vincitori si distinguono tra i 66 finanziati a livello mondiale, un risultato notevole in un contesto di investimenti europei che ammontano a 648 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon Europe.

Gli Erc Synergy Grants, finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca, sono concepiti per supportare collaborazioni scientifiche ambiziose, incoraggiando gruppi di ricercatori di elevato profilo (da due a quattro) a unire le loro competenze e risorse per affrontare sfide complesse e innovare in settori cruciali.

L’approccio sinergico, intrinseco a questi finanziamenti, mira a generare risultati che superano di gran lunga la somma delle singole iniziative, stimolando un’eccellenza collettiva.
Il primo progetto, guidato dal Dipartimento di Beni Culturali e coordinato da Vanessa Grotti, si immerge nel misterioso ciclo riproduttivo dell’anguilla, una specie di straordinaria importanza ecologica, nutrizionale ed economica.
Nonostante la sua rilevanza globale, con un’industria dell’acquacoltura che supera i 4 miliardi di euro, la sua riproduzione rimane un enigma scientifico.
La ricerca si propone di svelare i meccanismi che regolano la riproduzione volontaria e non, contribuendo a strategie di conservazione e gestione sostenibile di questa risorsa preziosa.
L’indagine, oltre ad avere implicazioni pratiche per l’acquacoltura, promette di ampliare la nostra comprensione dei complessi processi biologici che governano la vita degli animali migratori.

Il secondo progetto, proveniente dal Dipartimento di Fisica, intraprende un viaggio indietro nel tempo, affrontando una delle domande più fondamentali della cosmologia: cosa accadde durante i primissimi istanti dell’universo? Il team di ricerca si avvarrà di una combinazione innovativa di dati provenienti da diverse osservazioni astrofisiche, quali le onde radio e i raggi gamma, per ricostruire gli eventi che hanno plasmato l’universo che conosciamo.
L’obiettivo è decifrare i segreti dei momenti iniziali, gettando luce sulla formazione delle strutture cosmiche e sulla composizione della materia.
I due progetti conclusivi, entrambi all’avanguardia nel campo della nanotecnologia e dell’astrofisica, mirano a sviluppare strumenti rivoluzionari per l’osservazione della materia a livello atomico e molecolare.

In particolare, la creazione di potenti laser a raggi X permetterà di visualizzare le dinamiche degli atomi e delle molecole con una precisione senza precedenti.
Parallelamente, questi progetti si concentreranno sulla risoluzione della “tensione di Hubble”, un paradosso cosmologico che evidenzia una discrepanza tra le misurazioni della velocità di espansione dell’universo effettuate con metodi diversi.
La ricerca in questo ambito non solo affinerà la nostra comprensione della cosmologia, ma potrebbe anche portare a nuove applicazioni tecnologiche derivanti dalla manipolazione della luce a livello atomico.

L’eccezionale successo dell’Università di Bologna testimonia l’importanza di investire nella ricerca di frontiera e nella promozione della collaborazione scientifica internazionale.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap