La realizzazione di un sogno, intriso di sofferenza e resilienza, si è concretizzata oggi a Torino: Mauro Glorioso, a soli venticinque anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia.
Un traguardo arduamente conquistato, segnato da un evento traumatico che ha radicalmente alterato il corso della sua esistenza.
Due anni fa, una notte di gennaio, un atto di irresponsabilità da parte di un gruppo di giovani costò a Mauro, allora ventitreenne, la compromissione irreversibile del suo sistema motorio, relegandolo alla tetraplegia.
L’odierna celebrazione, tuttavia, non è solo la fine di un percorso accademico, ma la testimonianza di un’incredibile forza d’animo e una profonda dedizione alla professione che aveva scelto.
La sua tesi sperimentale, “Valutazione della funzione biventricolare tramite Cct in pazienti con recente STEMI”, un’indagine sull’impiego della TAC nell’infarto miocardico, è stata giudicata di tale pregio da meritarne la pubblicazione, un riconoscimento che ne sottolinea l’eccellenza scientifica.
L’aula magna era gremita: colleghi universitari, amici provenienti da Palermo, famiglia e persone vicine, tutti testimoni di un’epopea di coraggio e determinazione.
Il percorso di Mauro è stato costellato di sfide impensabili.
L’incidente lo ha catapultato in un vortice di dolore fisico e psicologico, un periodo di isolamento e depressione, un “silenzio assordante” come lo ha descritto lui stesso, interrotto unicamente dalla voce incessante del dolore.
La sospensione degli studi, la lunga degenza ospedaliera e il percorso di riabilitazione si sono rivelati una vera e propria prova di resistenza, sia fisica che emotiva.
“Questa è stata, senza dubbio, una delle scelte più difficili della mia vita,” ha scritto Mauro nei suoi ringraziamenti, con un’umiltà che contrasta con la portata del suo successo.
Il suo recupero non è stato un’impresa solitaria; il supporto incondizionato di persone speciali, amici, familiari e docenti, ha rappresentato il fulcro della sua rinascita.
Pur non nutrendo un particolare attaccamento alle celebrazioni accademiche, Mauro riconosce la conclusione di una fase cruciale e invita a brindare a un nuovo inizio, colmo di prospettive.
Un ringraziamento sentito è rivolto ai professori che lo hanno guidato, non solo trasmettendo conoscenze mediche, ma soprattutto infondendo in lui valori umani fondamentali per un vero professionista.
L’Università di Torino, con lungimiranza e sensibilità, ha concesso a Mauro la possibilità di proseguire gli studi a Palermo, facilitando l’accesso a tirocini e lezioni.
Questa decisione, frutto di un eccezionale lavoro di squadra tra docenti, tutor e servizi di supporto, come sottolinea il professor Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea e contro relatore della tesi, ha trasformato una sfida apparentemente insormontabile in un esempio di inclusione e resilienza, un faro di speranza per tutti coloro che affrontano avversità con coraggio e determinazione.
La storia di Mauro Glorioso è un inno alla vita e alla capacità umana di superare i propri limiti, un monito contro l’irresponsabilità e un invito a credere nel potere della speranza.







