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sabato 15 Novembre 2025

Mandato popolare e autonomia: la Valle d’Aosta guarda al futuro.

Il risultato elettorale si configura come un chiaro mandato popolare, un’affermazione inequivocabile della forza dei movimenti autonomisti e dell’importanza cruciale dell’Union valdotaine (Uv) nel panorama politico regionale.
L’attuale stabilità governativa è intrinsecamente legata alla sua presenza e al suo contributo, responsabilità che il Governo si assume con consapevolezza.
La legittimazione ricevuta, con ventuno voti a disposizione, si traduce in un’opportunità irrinunciabile per promuovere riforme strutturali, non limitate alle prerogative della maggioranza, ma frutto di un ampio consenso e condivisione all’interno del Consiglio regionale.

Questo approccio dialogico e inclusivo, come sottolineato dal Vicepresidente Luigi Bertschy, risponde a un bisogno imprescindibile di superare le logiche partitiche e abbracciare una visione unitaria del bene comune.
Il voto dei cittadini non è solo un dato numerico; è un messaggio profondo che impone ai partiti una riscoperta del territorio, una riavvicinamento alle comunità locali.
La Valle d’Aosta non può essere relegata alla sola area della Plaine, ma deve essere riconosciuta nella sua interezza, con la sua variegata geografia e le sue diverse realtà comunitarie, dai borghi più piccoli ai centri più grandi.

Ignorare questa complessità significherebbe condannare la regione a un inesorabile declino demografico, alimentato dallo spopolamento e dalla perdita di identità.
L’illusione di poter raggiungere la perfezione normativa attraverso leggi elettorali ideali è da abbandonare.
L’ostinazione di imporre la propria visione come unica valida, rifiutando il confronto e la collaborazione, rappresenta un ostacolo insormontabile al progresso.

Il quinquennio appena concluso ha visto l’attuazione di iniziative significative, e l’attuale proposta governativa mira a perpetuare e ampliare questo lavoro, rispondendo all’esigenza popolare di interlocutori stabili e maggioranze consolidate.

La questione dell’autonomia, elemento centrale del programma di governo, si pone come imperativo categorico.

Non si tratta di una rivendicazione ideologica, bensì di una necessità improrogabile per garantire alla Valle d’Aosta la possibilità di definire autonomamente le proprie politiche, gestendo in modo efficace le proprie risorse e promuovendo lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Si tratta di affermare la capacità della regione di rispondere alle proprie esigenze specifiche, liberandosi da vincoli esterni che spesso si rivelano inadeguati o addirittura controproducenti.

L’autonomia, quindi, non è un fine in sé, ma uno strumento indispensabile per assicurare un futuro prospero e sostenibile alla Valle d’Aosta, valorizzandone il patrimonio culturale, ambientale ed economico e garantendo la coesione sociale tra tutte le sue comunità.

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