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mercoledì 12 Novembre 2025

Payback dispositivi medici in Umbria: incassati 18,6 milioni, in attesa di fondi statali.

Durante l’ultima tornata di interrogazioni al Consiglio Regionale dell’Umbria, la consigliera Donatella Tesei, esponente della Lega, ha posto alla Giunta una questione cruciale per la sanità regionale: lo stato di avanzamento degli incassi relativi al “payback” dei dispositivi medici, un onere finanziario che grava sulle aziende del settore per gli anni 2015-2018.
L’interrogazione mirava a chiarire l’effettivo recupero di queste risorse, dato il termine di scadenza originario e la possibilità di eventuali proroghe concesse.
L’Assessore Tommaso Bori ha fornito un quadro aggiornato, quantificando gli incassi attuali a 18,6 milioni di euro.
La questione del “payback” dei dispositivi medici affonda le sue radici in una complessa situazione finanziaria che ha generato un contenzioso prolungato tra le aziende fornitrici e le Regioni italiane.
Il Decreto Legge n. 95 del 2025 ha introdotto un elemento di svolta, offrendo alle Regioni la possibilità di mitigare questo contenzioso e di agevolare il recupero delle somme dovute.

Il provvedimento ha infatti fissato una nuova scadenza per il pagamento, il 9 settembre 2025, riducendo l’importo dovuto al 25% rispetto all’originaria richiesta e prevedendo l’accesso al credito agevolato per le aziende in difficoltà finanziaria.

La Regione Umbria ha pienamente recepito le disposizioni del decreto, formalizzando, con determinazione direttoriale n. 8812 del 2025, un debito complessivo a carico delle aziende fornitrici, quantificato in circa 23 milioni di euro.
L’assessore Bori ha precisato che, ad oggi, sono stati incassati 18,6 milioni di euro, suddivisi in 1,7 milioni di euro percepiti prima dell’emanazione del decreto e 16,8 milioni di euro raccolti successivamente.
Il saldo integrale della quota del 25% estingue l’obbligazione delle aziende, impedendo loro di intraprendere ulteriori azioni legali relative all’obbligo di pagamento degli anni 2015-2018.

Un aspetto fondamentale del Decreto Legge 95/2025 è la previsione di un contributo statale per la Regione Umbria, pari a 15,8 milioni di euro.
Tale somma sarà erogata solo a seguito di una comunicazione formale, da parte della Regione, al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, attestante l’avvenuto recupero integrale delle somme dovute e la riscossione della quota del 25%.

L’utilizzo di queste risorse, originariamente destinate a coprire il disavanzo in sanità, è vincolato al 2025 e al bilancio sanitario, escludendone l’impiego nel corso del 2024.
In una successiva replica, la consigliera Tesei ha richiesto formalmente copia della risposta fornita dall’assessore, al fine di consentire un’analisi più approfondita e dettagliata delle informazioni presentate.
La richiesta sottolinea l’importanza di una trasparenza e accessibilità dei dati relativi a questa delicata questione finanziaria che incide significativamente sulla stabilità e l’efficienza del sistema sanitario regionale.

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