27 dicembre 2024 – 13:45
La fragilità dell’animo umano si manifesta in modi inaspettati, come il padre di Chiara Giacoletto aveva sottolineato paragonando i bambini alle farfalle. Ma la fragilità non riguarda solo i più giovani, bensì anche i genitori, soprattutto coloro che hanno vissuto la tragedia di perdere un figlio. Alessandro e Cristina Giacoletto, entrambi professionisti nel campo della sanità insieme alla loro figlia Chiara, sono stati travolti da una serie di eventi tragici che li hanno condotti alla stessa fine. La storia di abusi su Chiara da parte di un parente quando era solo una bambina ha segnato indelebilmente le loro vite, rimanendo sepolta per anni fino a quando non è emersa durante un percorso terapeutico.Il dolore e l’orrore nascosti nel cuore e nell’anima della giovane Chiara sono emersi solo dopo tanto tempo, trovando espressione nelle pagine di un diario che i genitori hanno letto troppo tardi. La mancanza di comprensione e supporto ha contribuito alla tragica fine della ragazza e alla successiva decisione dei genitori di porre fine alle proprie vite. Il gesto estremo pianificato con cura da due individui competenti nel campo medico sottolinea il profondo dolore e il senso di colpa che li ha accompagnati fino all’ultimo istante.L’evento si è consumato proprio in prossimità delle festività natalizie, momenti che amplificano il dolore per chi soffre perdite così devastanti. È in quei giorni che emergono con maggior forza i ricordi dolorosi e le domande senza risposta sul perché delle tragedie familiari. La fragilità dell’esistenza umana si mostra nella sua interezza durante quegli istanti in cui ci si rende conto della precarietà della vita e della vulnerabilità delle relazioni più care.Così come le farfalle sono simbolo di leggerezza ed effimero splendore, anche gli esseri umani sono fragili come ali pronte a spezzarsi al minimo contatto con la crudezza del mondo circostante. La storia dei Giacoletto è un monito sulla necessità di affrontare i traumi del passato, offrendo sostegno e ascolto a coloro che ne hanno bisogno prima che sia troppo tardi.
