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giovedì 13 Novembre 2025

Screening Epatite C ad Ancona: 25.000 Prelievi e 15 Positivi

Nell’ambito di un’iniziativa ambiziosa volta all’eradicazione dell’epatite C nel territorio dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ancona, si è conclusa una fase cruciale di screening che ha coinvolto un’ampia platea di residenti.
Dal luglio 2023 ad oggi, sono stati generati e recapitati oltre 134.000 inviti mirati a uomini e donne nati tra il 1969 e il 1989, una fascia d’età particolarmente vulnerabile alla diffusione di questo virus silenzioso e spesso asintomatico.
Questa operazione logistica di proporzioni significative, distribuita attraverso 71 sedute dedicate, ha permesso di effettuare quasi 25.000 prelievi, rivelando la positività di 15 soggetti.
L’iniziativa, perfettamente allineata con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’eliminazione dell’epatite virale C come prioritaria minaccia alla salute pubblica entro il 2030, si inserisce in un contesto globale di sforzi coordinati.

L’epatite C, infatti, rappresenta una sfida complessa a livello mondiale, con implicazioni sanitarie ed economiche significative, e la sua eradicazione richiede strategie proattive e coinvolgenti.
La rapidità e l’efficacia con cui i soggetti positivi sono stati reindirizzati al Sistema Sanitario Regionale per la cura testimoniano l’integrazione e la sinergia tra i diversi livelli di assistenza.

La terapia antivirale disponibile oggi, con un tasso di guarigione superiore al 95%, offre una speranza concreta di liberarsi dal virus e di prevenire le gravi complicanze che esso può provocare, come la cirrosi e il cancro al fegato.

Il successo di questa campagna di screening non è solo misurabile in termini numerici, ma anche in termini di fiducia e partecipazione da parte della popolazione.
L’adesione agli inviti è stata massiccia, un risultato attribuibile anche alla sapiente campagna di comunicazione “Nella vita ci vuole fegato”, che ha efficacemente comunicato l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.

La campagna ha utilizzato un linguaggio accessibile e un approccio emotivo per sensibilizzare la popolazione e superare le barriere culturali e informative che spesso ostacolano l’adozione di comportamenti salutari.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa: ai cittadini per la loro partecipazione attiva, al team di professionisti sanitari – medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio – per la loro dedizione e competenza, e alle organizzazioni di supporto come la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile, che hanno fornito un contributo logistico e operativo fondamentale.
L’esperienza matura nell’AST di Ancona rappresenta un modello di eccellenza che può essere replicato e adattato in altre realtà territoriali, contribuendo in modo significativo alla lotta globale contro l’epatite C e alla tutela della salute pubblica.

Il percorso intrapreso dimostra come l’impegno congiunto di istituzioni, operatori sanitari e cittadini possa portare a risultati tangibili e duraturi.

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