Nel cuore di Venezia, Piazza San Marco si veste di solennità per celebrare il Giorno della Laurea, un momento cruciale che sancisce l’ingresso di 2.300 giovani neo-laureati dell’Università Ca’ Foscari nell’antico novero dei suoi alumni.
La cerimonia, un ponte tra tradizione e futuro, consegna il diploma a coloro che hanno completato il percorso triennale, frutto di impegno e dedizione, nelle sessioni estive e autunnali dell’anno accademico 2024/2025.
Il prorettore vicario Antonio Marcomini, in sostituzione della rettrice Tiziana Lippiello, ha aperto la cerimonia con un discorso che ha evocato la responsabilità e la nobiltà del sapere.
“Oggi, entrate a far parte di una storia secolare”, ha affermato, sottolineando l’intreccio inestricabile tra il percorso accademico dei laureati e la complessa, affascinante storia di Venezia, città universale per eccellenza.
L’appello è stato chiaro: abbracciare il dialogo, valorizzare la diversità, affrontare le sfide con coraggio e lasciarsi guidare dalla conoscenza, consapevole del ruolo che la comunità accademica gioca nel progresso sociale.
L’Università Ca’ Foscari non è solo un luogo di studio, ma un ecosistema di pensiero, un laboratorio di idee che contribuisce attivamente al tessuto culturale e civile del Paese.
Un momento di profonda commozione ha interrotto la celebrazione, con un ricordo sentito dedicato a due giovani vite spezzate dalla violenza.
Giulia Cecchettin, studentessa dell’Università, e Valeria Solesin, ricercatrice veneziana, sono diventate simboli di una battaglia ancora aperta contro la brutalità e la disuguaglianza.
Il decimo anniversario della tragedia del Bataclan, che ha visto Valeria Solesin vittima di un attacco terroristico a Parigi, richiama a una riflessione urgente sulla necessità di vigilare, di condannare ogni forma di sopraffazione e di promuovere una cultura del rispetto e della parità, in particolare nei confronti delle donne.
Questo tributo non è un lutto sterile, ma un monito a non abbassare la guardia, a coltivare l’empatia e a costruire un futuro più giusto e sicuro.
La cerimonia ha anche celebrato l’eccellenza accademica, con la premiazione di Wanh Yuan Meng, migliore studentessa della sessione odierna, e Tommaso Fogarin, miglior studente della sessione di domani, esempi brillanti di impegno e dedizione allo studio.
La presenza di Simone Venturini, assessore al Turismo e Coesione Sociale del Comune di Venezia, e l’intervento programmato per domani di Paola Mar, assessora al Patrimonio e Università, sottolineano l’importanza del legame tra l’istituzione accademica e il territorio, un rapporto che si fonda sulla condivisione di obiettivi e sulla reciproca valorizzazione.
La laurea non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso di crescita personale e professionale, un impegno a contribuire attivamente alla società, portando con sé i valori e le competenze acquisite durante il percorso universitario.







