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mercoledì 12 Novembre 2025

Modena: Incentivi per i Medici, Riforma la Prescrizione.

A Modena, un’iniziativa pilota rivoluzionaria ridefinisce il rapporto tra incentivi economici e appropriatezza prescrittiva nella medicina generale.

L’accordo, siglato tra l’Ausl e la Fimmg, introduce un sistema di premialità per i medici di base che dimostrino di gestire in modo ottimale le prescrizioni di esami specialistici e diagnostici, con un impatto diretto sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
A partire dal 2025, i medici che manterranno i livelli di prescrizione entro parametri stabiliti, confrontati con i dati del 2024, riceveranno un bonus di 1,2 euro per assistito all’anno, derivante da risorse già destinate alla remunerazione della medicina generale.

Questa iniziativa non si pone come un mero taglio indiscriminato delle prescrizioni, bensì come uno stimolo a una riflessione approfondita sulle pratiche mediche, orientando i medici verso un approccio basato sull’evidenza scientifica e sulle reali necessità del paziente.

L’intesa, che interessa dodici specifiche tipologie di prestazioni – tra cui consulenze specialistiche in chirurgia vascolare, dermatologia, fisiatria, gastroenterologia, oculistica, otorinolaringoiatria, pneumologia e urologia, unitamente a esami complessi come TAC, risonanze magnetiche, gastroscopie e colonscopie – mira a ottimizzare l’utilizzo delle risorse, spesso gravate da costi elevati e tempi di attesa prolungati.

Il modello proposto si fonda sul principio della “medicina di valore”, che privilegia interventi basati su linee guida cliniche validate, evitando duplicazioni e prescrizioni inappropriate.
L’Ausl sottolinea che questo approccio non solo libera risorse per altre necessità del sistema sanitario, ma migliora anche la qualità dell’assistenza, focalizzandosi su interventi realmente efficaci e personalizzati.
La sfida più complessa, riconosciuta dal Direttore Generale dell’Ausl, Mattia Altini, risiede nella gestione della relazione medico-paziente.
Spiegare al cittadino la non necessità di un determinato esame, contrastando le sue aspettative o il suo timore, richiede competenze comunicative elevate e un forte senso di responsabilità professionale.
Il successo dell’iniziativa dipenderà in larga misura dalla capacità dei medici di accompagnare i pazienti in questo percorso, instaurando un rapporto di fiducia basato sulla trasparenza e sulla condivisione delle informazioni.

L’iniziativa modenese ha suscitato un dibattito politico a livello regionale.
Un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia, a firma Annalisa Arletti, invita la Regione a valutare attentamente le implicazioni di questo modello e a considerare un’eventuale estensione ad altre Aziende Sanitarie.

I consiglieri di opposizione esprimono preoccupazione per un potenziale impatto sulla fiducia dei pazienti nei confronti dei medici, che potrebbero percepire le decisioni mediche come influenzate dall’incentivo economico.

La questione solleva interrogativi cruciali sull’equilibrio tra obiettivi di efficienza, motivazioni professionali e percezione pubblica della cura.

Il futuro del sistema sanitario, in questo contesto, si configura come un delicato bilanciamento tra innovazione, responsabilità e fiducia reciproca.

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