Nel cuore del Pesarese, un’operazione mirata della Guardia di Finanza ha portato alla luce una micro-organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti, culminando nell’arresto e nell’espulsione di un cittadino albanese.
L’indagine, avviata a seguito di un’attività di osservazione discreta, ha messo in luce un’anomalia nel flusso di persone e veicoli in una via interna, una zona di passaggio poco frequentata e adiacente al campo di rugby e al parco Scarpellini, luoghi emblematici della vita comunitaria locale.
L’attenzione delle Fiamme Gialle è stata inizialmente catturata da un individuo italiano, trovato in possesso di una modesta quantità di cocaina, elemento catalizzatore che ha innescato un’indagine più approfondita.
Attraverso una serie di accertamenti e appostamenti, i militari hanno saputo identificare un soggetto straniero, risultato essere il presunto responsabile del flusso di droga.
Nel momento in cui i controlli si sono intensificati, l’uomo, a bordo di un veicolo, ha tentato una manovra di fuga, evidenziando un chiaro tentativo di eludere le autorità.
La perquisizione veicolare, supportata dall’efficace contributo di un’unità cinofila specializzata nella rilevazione di sostanze illecite, ha portato alla scoperta di 11,30 grammi di cocaina, quantitativo sufficiente per alimentare un florido mercato al dettaglio, e di 830 euro in contanti, fortemente sospettati di costituire proventi diretti dell’attività illecita.
L’arresto è stato eseguito in flagranza di reato, con l’applicazione di una pena detentiva di un anno e sei mesi, affiancata da una sanzione pecuniaria di 4.000 euro.
Tuttavia, in considerazione della cittadinanza albanese e dell’appartenenza del soggetto a un contesto migratorio, la magistratura ha disposto la sospensione dell’esecuzione della pena detentiva e la sua sostituzione con la misura dell’espulsione dal territorio nazionale, con un divieto di rientro valido per un periodo di cinque anni.
Questo intervento delle forze dell’ordine non solo ha sottratto alla circolazione una quantità di droga potenzialmente dannosa per la collettività, ma ha anche messo in luce l’importanza di una vigilanza costante e di una collaborazione sinergica tra le diverse istituzioni per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, soprattutto in aree urbane caratterizzate da dinamiche sociali complesse e da una significativa presenza di popolazione straniera.
L’evento riafferma la necessità di politiche di controllo del territorio mirate e di un approccio multidisciplinare che coinvolga non solo le forze dell’ordine, ma anche i servizi sociali e le comunità locali, al fine di promuovere la sicurezza e la convivenza civile.







