Il Porto di Taranto si proietta verso un futuro di transizione energetica e sviluppo sostenibile grazie a un accordo strategico tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (AdSPMI) e il Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile.
Il protocollo d’intesa siglato rappresenta un elemento cruciale nell’ambizioso piano dell’AdSPMI, volto a riqualificare il porto come piattaforma di eccellenza per le energie rinnovabili, con un’enfasi particolare sull’eolico offshore, il fotovoltaico, sistemi avanzati di accumulo energetico e la creazione di comunità energetiche portuali integrate.
Questa collaborazione non si limita a una semplice condivisione di competenze, ma mira a una vera e propria sinergia.
Il Tecnopolo, con la sua consolidata expertise nella ricerca applicata e nell’innovazione tecnologica, fornirà un supporto fondamentale nell’analisi dettagliata delle implicazioni infrastrutturali e logistiche derivanti dalla realizzazione di questi impianti.
Si tratta di un’analisi che va ben oltre la mera fattibilità tecnica, includendo la valutazione degli impatti socio-economici, ambientali e paesaggistici, con un’attenzione particolare alla riqualificazione e al riutilizzo intelligente delle aree portuali esistenti, evitando inutili e costose nuove costruzioni.
L’obiettivo è massimizzare l’efficienza, minimizzare gli sprechi e favorire un impatto positivo sul territorio.
Il Commissario Straordinario dell’AdSPMI, Giovanni Gugliotti, ha sottolineato come questo accordo sia un passo imprescindibile per la strategia di sviluppo portuale, proiettando il Porto di Taranto come un modello di eccellenza nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
La visione è quella di un porto non solo efficiente e competitivo, ma anche responsabile nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali.
Antonio Messeni Petruzzelli, Presidente del Tecnopolo, ha definito il protocollo come l’inizio di un percorso condiviso che unisce la forza della ricerca avanzata alle esigenze del mondo industriale.
Il Porto di Taranto, con la sua posizione strategica e la sua vocazione industriale, si presenta come un laboratorio naturale per sperimentare e validare nuove tecnologie e modelli energetici innovativi, creando opportunità di sviluppo tecnologico e occupazionale per il territorio.
La collaborazione si prefigge di attrarre investimenti, generare nuove competenze e rafforzare la competitività del porto nel contesto mediterraneo, promuovendo al contempo la diffusione di buone pratiche di sostenibilità ambientale e sociale.
Il progetto ambisce a creare un ecosistema di innovazione aperto, dove ricerca, impresa e istituzioni collaborano per affrontare le sfide della transizione energetica e costruire un futuro più prospero e sostenibile per la regione.







