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sabato 15 Novembre 2025

Studenti in piazza contro Valditara: la protesta a Bari

Un corteo di voci studentesche, provenienti dalle associazioni Osa, Cambiare Rotta, Uds e Zona Franka, si è radunato in un vivace presidio di protesta di fronte al prestigioso Teatro Petruzzelli di Bari.

L’evento mirava a contestare la presentazione del libro del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in programma presso il Circolo Unione.

La manifestazione, intrisa di un sentimento di profonda dissenso, si è fatta sentire con cori che invocavano la sua partenza dalla città e con la rivendicazione del diritto all’istruzione per la Palestina.

Le critiche mosse agli indirizzi politici del Ministro e del governo in carica non si limitano a semplici espressioni di disappunto.
Si tratta di un’opposizione radicata nella percezione che le riforme introdotte stiano erodendo i principi fondamentali dell’istruzione pubblica.
Tra le preoccupazioni principali figura la riduzione della durata dei percorsi formativi professionali, interpretata come una svalutazione delle competenze tecniche e professionali, e l’eliminazione dell’educazione sessuale, ritenuta essenziale per la crescita consapevole e responsabile degli studenti.
Anna Chiara, studentessa al quinto anno di un liceo linguistico, ha espresso con chiarezza il punto di vista del movimento studentesco: “Si parla di buonsenso, ma quali scelte sensate si sono fatte? Tagliare gli anni di formazione professionale significa sminuire il valore di un lavoro dignitoso, negare l’educazione sessuale significa lasciare i giovani in balia di disinformazione e rischi evitabili.
“La protesta di oggi è solo un preludio a un’azione più ampia.
In concomitanza con lo sciopero nazionale studentesco, le associazioni Uds, Udu e Zona Franka hanno organizzato un corteo che partirà da Piazza Umberto I.
L’obiettivo è chiaro: difendere con forza la scuola e l’università pubblica, opponendosi a ogni tentativo di trasformare l’istruzione in un bene di lusso, accessibile solo a chi può permetterselo.

Il corteo rappresenta una risposta concreta alla crescente preoccupazione che l’istruzione pubblica, pilastro fondamentale per la coesione sociale e lo sviluppo del Paese, sia a rischio di essere compromessa da politiche mirate a favorire interessi privati a discapito del bene comune.
Si tratta di un grido di allarme che chiede un ripensamento radicale delle priorità del governo e un impegno concreto per garantire a ogni studente, indipendentemente dalla sua condizione socio-economica, il diritto a un’istruzione di qualità.

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