venerdì 21 Novembre 2025

Nassiriya: Borse di studio per non dimenticare il sacrificio

La memoria di Nassiriya, ferita aperta nella storia recente della Lombardia e dell’Italia, ha trovato nuova voce attraverso la consegna di quattordici borse di studio, un gesto simbolico volto a onorare il sacrificio di coloro che persero la vita nell’attentato del 12 novembre 2003.

La cerimonia, tenutasi a Milano, ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell’Assessore alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa, e della consigliera regionale Paola Bulbarelli, promotrice della mozione che ha formalmente istituito le borse di studio con il sostegno unanime del Consiglio Regionale.

L’attentato alla base militare ‘Maestrale’, una delle pagine più drammatiche dell’impegno italiano in Iraq, ha colpito profondamente il Paese, lasciando un segno indelebile nella coscienza collettiva.
Il gesto di premiare giovani meritevoli con borse di studio rappresenta un modo per perpetuare il ricordo di quei soldati, carabinieri e civili che hanno perso la vita perseguendo l’obiettivo di pace e ricostruzione sancito dalla missione “Antica Babilonia”, avviata nel luglio del 2003.

L’Assessore La Russa ha sottolineato come l’iniziativa non si limiti a un mero atto commemorativo, ma costituisca un rinnovato impegno a preservare la memoria e ad esprimere riconoscenza verso chi ha pagato il prezzo più alto per la sicurezza e la stabilità del Paese.

Il sacrificio di questi uomini e donne, ha affermato, incarna i valori di coraggio, dedizione e senso del dovere che devono ispirare le future generazioni.
La consigliera Bulbarelli ha ripercorso il percorso che ha portato all’istituzione delle borse di studio, evidenziando come l’iniziativa sia nata dall’appello diretto del figlio del Sottotenente Filippo Merlino, uno dei carabinieri deceduti nell’attentato.

La richiesta, centrata sull’ottenimento della medaglia d’oro alla memoria per i caduti di Nassiriya, assume un significato particolare: a distanza di ventidue anni, questo riconoscimento, a tutt’oggi non concesso, rappresenterebbe un atto di giustizia nei confronti di coloro che hanno perso la vita nella missione “Antica Babilonia”.

La medaglia, simbolo del valore e del sacrificio, simboleggerebbe il riconoscimento ufficiale del contributo italiano alla missione di pace in Iraq e riaffermerebbe l’importanza di non dimenticare.
L’impegno della consigliera, e del Consiglio Regionale, è ora rivolto a perseguire questo obiettivo, alimentando un dibattito pubblico e sollecitando l’attenzione delle istituzioni competenti.

La cerimonia, quindi, si rivela non solo un momento di commemorazione, ma anche un catalizzatore per una riflessione più ampia sul ruolo dell’Italia nel mondo e sulla necessità di onorare chi si è dedicato al servizio del Paese.

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