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sabato 15 Novembre 2025

Crisi occupazionale: Fratoianni attacca il governo, chiede una svolta industriale.

La persistente ondata di crisi occupazionali che investe il territorio nazionale, da Pozzuoli a Foggia, rivela una profonda carenza di visione e programmazione strategica in ambito industriale.
Le difficoltà vissute dai lavoratori, incarnate dalle drammatiche situazioni come quella dell’ex Iveco, testimoniano l’assenza di una politica industriale robusta e orientata al futuro, capace di sostenere e rilanciare la produzione nazionale.

Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, durante un incontro a Foggia a sostegno del candidato Antonio Decaro, ha sottolineato come l’attuale governo dimostri una preoccupante distanza dalla realtà produttiva del Paese.

L’industria italiana, da trenta mesi a contrarsi, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.
L’illusione che la prosperità possa derivare esclusivamente da un’economia frammentata, basata su precarietà e lavoretti, si rivela un vicolo cieco, un modello insostenibile che preclude ogni prospettiva di sviluppo strutturale.
La situazione dell’ex Iveco, con il passaggio alla multinazionale Tata Motors, simboleggia le fragilità di un sistema industriale esposto a logiche globali spesso incompatibili con la tutela dell’occupazione e della coesione sociale.
Non si tratta semplicemente di un problema di gestione aziendale, ma di una questione di politica economica che richiede un intervento urgente e mirato.

È imprescindibile un cambio di paradigma, che veda il governo nazionale assumere un ruolo attivo nella definizione di una politica industriale volta a favorire la competitività delle imprese italiane, promuovere l’innovazione tecnologica e proteggere i diritti dei lavoratori.
La manovra di bilancio, attualmente in discussione, appare inadeguata a fronteggiare l’emergenza, mancando di misure concrete a sostegno delle aree industriali in crisi.
Parallelamente, è fondamentale il protagonismo delle istituzioni locali, che possono agire come catalizzatori di sviluppo, valorizzando le specificità territoriali e promuovendo sinergie tra imprese, enti di ricerca e comunità locali.
La regione Puglia, con la leadership di Antonio Decaro, si propone di assumere questo ruolo, portando avanti iniziative concrete per affrontare le sfide occupazionali e rilanciare l’economia locale.
L’auspicio è che, con la vittoria della coalizione di centrosinistra, si possa avviare un percorso di ricostruzione industriale, basato su una visione di lungo termine, sulla sostenibilità ambientale e sulla giustizia sociale.

Non si tratta solo di salvare posti di lavoro, ma di costruire un futuro per le nuove generazioni, un futuro in cui l’Italia possa tornare a essere protagonista nell’economia globale.
Un futuro che richiede coraggio, determinazione e un impegno condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti.

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