La recente edizione di “Motore Italia, America’s Cup”, ospitata presso il Centro Congressi dell’Università Federico II, ha acceso un acceso dibattito a Napoli, focalizzato sull’organizzazione della Coppa America del 2027 a Bagnoli.
L’evento, volto a presentare il progetto e coinvolgere le parti interessate, è stato interrotto da una vibrante protesta che ha messo in luce profonde divisioni e preoccupazioni all’interno della comunità.
Tre giovani attivisti, con un gesto dirompente, hanno interrotto il discorso del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, esponendo manifesti che criticavano apertamente l’amministrazione comunale guidata da Gaetano Manfredi.
Le accuse mosse riguardano la presunta cessione di Bagnoli a interessi economici privati, un accordo percepito come un tradimento nei confronti delle esigenze primarie del territorio.
La protesta non si limita a una critica all’organizzazione della Coppa America.
Bagnoli, da decenni afflitta da una complessa combinazione di problematiche ambientali, sociali ed economiche, è teatro di una drammatica emergenza bradisismo che ha comportato lo sfollamento di centinaia di famiglie.
I manifestanti denunciano una priorità distorta, dove un evento sportivo di portata internazionale viene anteposto alla risoluzione di problemi urgenti e cronici che affliggono la popolazione.
Le loro richieste sono chiare: non si desidera un’infrastruttura sportiva che amplifichi disuguaglianze e interessi speculativi, ma una reale riqualificazione del territorio, incentrata sulla sicurezza, l’eliminazione della colmata (un intervento infrastrutturale dal costo elevato e dal completamento incerto) e il miglioramento della qualità della vita per tutti i residenti.
Il cartello “America’s Pacco” esposto fuori dall’edificio universitario è un simbolo di profondo scetticismo e frustrazione.
In risposta alle proteste, il Ministro Abodi ha sottolineato l’impegno a garantire che l’evento non si trasformi in un’esclusiva per pochi privilegiati, ma diventi un motore di sviluppo urbano e di opportunità per la città.
Ha espresso la volontà di creare valore aggiunto, lavoro stabile e un miglioramento generale della qualità della vita.
Abodi ha inoltre ribadito la necessità di un dialogo costruttivo, auspicando un confronto aperto che superi le contrapposizioni e favorisca il rispetto reciproco, anche in assenza di un immediato consenso.
Il dialogo, secondo il Ministro, è la chiave per comprendere le preoccupazioni della comunità e per trovare soluzioni condivise che tengano conto delle esigenze di tutti.
La sfida ora è trasformare questo dialogo in azioni concrete, capaci di rispondere alle istanze dei manifestanti e di costruire un futuro più equo e sostenibile per Bagnoli e per l’intera città di Napoli.







