Attacchi russi in Ucraina: morte e distruzione dilagano. La comunità internazionale deve intervenire ora.

L’attacco dell’esercito russo contro 47 insediamenti nella regione di Kherson, come riportato da Ukrinform, ha causato la morte di un civile e il ferimento di altri due individui. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, ha diffuso la notizia su Facebook, sottolineando che le forze russe hanno preso di mira le infrastrutture sociali e le aree residenziali dei centri abitati. I danni riportati includono due condomini e otto abitazioni private distrutte, oltre a un magazzino e veicoli privati danneggiati.Nella stessa giornata, secondo Ukrinform, sono stati segnalati anche attacchi a 11 insediamenti nella regione di Zaporizhia. Tuttavia, l’esercito ucraino non è rimasto impassibile: ha reagito distruggendo due punti di decollo per droni, magazzini contenenti munizioni ed equipaggiamenti bellici, postazioni di mortai e lanciagranate diretti verso Vovchansk. Durante gli scontri, 15 soldati russi hanno perso la vita e altri 17 sono rimasti feriti.Un’altra azione degna di nota è stata condotta dai soldati dell’ufficio del comandante della risposta rapida del distaccamento della guardia di frontiera di Chernihiv che hanno respinto con successo gli attacchi delle truppe russe in direzione di Kupiansk. Inoltre, Ukrinform ha riportato che nelle ultime 24 ore si sono verificati ben 184 scontri tra le forze russe e ucraine. La situazione più critica si è registrata a Pokrovsk mentre una battaglia ancora in corso coinvolge la regione di Kursk.La violenza e la distruzione continuano a dilagare in queste regioni martoriate dalla guerra in cui vite innocenti vengono sacrificate in nome delle ambizioni politiche. Le conseguenze umanitarie sono devastanti mentre i riflettori internazionali si accendono su questo conflitto sempre più cruento che minaccia la pace nell’intera regione europea. La comunità internazionale deve agire con determinazione per porre fine a questa spirale infernale prima che sia troppo tardi.