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lunedì 17 Novembre 2025

Nuovo direttore a Secondigliano: Marcello affronta le sfide del carcere.

Assumerà la direzione del carcere di Napoli Secondigliano Gianfranco Marcello, figura di spicco nel panorama dell’amministrazione penitenziaria campana, precedentemente direttore delle case circondariali di Benevento e Ariano Irpino.
La sua nomina segna un momento significativo per l’istituto, gravato da complesse sfide strutturali e operative.
Marcello porta con sé una solida esperienza, incentrata primariamente sulla gestione della sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.

Il suo approccio, si presume, sarà orientato a rafforzare i protocolli e le misure preventive, affrontando le criticità che affliggono il contesto carcerario napoletano, spesso caratterizzato da tensioni e problematiche legate alla sovraffollamento e alla gestione di detenuti con elevati profili di rischio.
L’Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria (USPP) ha espresso parole di augurio al nuovo direttore, manifestando la volontà di instaurare un rapporto di collaborazione proficua e costruttiva.
Questa prospettiva è cruciale per affrontare le sfide che attendono l’istituto, che vanno ben oltre la semplice gestione della sicurezza.
La collaborazione tra la direzione, il personale di polizia penitenziaria e le rappresentanze sindacali è fondamentale per garantire un ambiente carcerario sicuro, dignitoso e rispettoso dei diritti umani.

L’USPP, attraverso le voci del presidente Giuseppe Moretti e del segretario regionale Ciro Auricchio, sottolinea l’importanza di un confronto aperto e trasparente, volto a tutelare la dignità professionale del personale di polizia penitenziaria, spesso chiamato a operare in condizioni di estrema pressione e con risorse limitate.

Un dialogo costruttivo è considerato essenziale per identificare soluzioni concrete e sostenibili, che possano migliorare le condizioni di lavoro e la qualità del servizio offerto ai detenuti.
La designazione di Marcello si inserisce in un quadro più ampio di riflessioni sulla riforma del sistema penitenziario italiano, che mira a superare il modello reclusivo e punitivo, privilegiando percorsi di riabilitazione, reinserimento sociale e giustizia riparativa.
La sua direzione sarà chiamata a interpretare queste nuove sfide, promuovendo iniziative innovative che favoriscano la crescita personale dei detenuti e contribuiscano alla loro eventuale riabilitazione.
L’attenzione alla formazione professionale, all’accesso alla cultura e all’offerta di servizi sanitari e sociali adeguati, rappresentano elementi chiave per un’esperienza carceraria più umana e costruttiva, in grado di offrire una reale opportunità di cambiamento e di riscatto sociale.

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