La valle del Treja, un anfiteatro naturale di roccia e vegetazione selvaggia nel cuore del territorio comunale di Calcata, è teatro da questa mattina di un’operazione di soccorso particolarmente delicata e complessa.
Un corpo, in uno stato avanzato di decomposizione che ne rende difficile la completa identificazione, è stato scoperto ieri pomeriggio da un cacciatore, in una zona caratterizzata da un notevole dislivello e dalla densità del suo orografico rilievo.
Le autorità competenti, immediatamente allertate, hanno mobilitato il nucleo speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco di Viterbo, specialisti in interventi in ambienti impervi e di difficile accesso.
La conformazione geologica del luogo impone tecniche di recupero raffinate e precise, che richiedono competenze specifiche e attrezzature adeguate per garantire la sicurezza sia dei soccorritori che della dignità del ritrovamento.
Le indagini preliminari si concentrano sull’ipotesi che la salma possa essere quella di Andrea Gentili, un uomo di 83 anni, di nazionalità italiana ma residente negli Stati Uniti.
La scomparsa di Gentili, avvenuta lo scorso settembre, aveva destato grande apprensione e aveva dato il via ad una ricerca estesa e meticolosa.
In quel fatidico giorno, dopo un pranzo in un ristorante locale, l’anziano si era allontanato dalla moglie, con la promessa di raggiungere l’auto parcheggiata a circa un chilometro di distanza.
Da quel momento, era svanito senza lasciare traccia.
Le settimane successive alla scomparsa avevano visto il coinvolgimento massiccio della Protezione Civile, impegnata in ricerche a piedi, e dei Vigili del Fuoco, che avevano impiegato elicotteri e droni dotati di tecnologia avanzata per scandagliare ogni anfratto e ogni sentiero.
Nonostante l’impegno notevole, le ricerche si erano rivelate infruttuose, alimentando l’incertezza e la preoccupazione nella comunità locale.
L’identificazione definitiva del corpo scoperto ieri dipenderà ora da un’approfondita analisi medico-legale, che si propone di accertare l’identità della vittima, determinarne le cause del decesso e ricostruire gli eventi che hanno portato alla sua scomparsa.
L’autopsia sarà cruciale per fornire elementi concreti e confermare o smentire l’ipotesi che si tratti di Andrea Gentili, restituendo così alla famiglia e alla comunità risposte attese da troppo tempo, e gettando luce su un mistero che ha oscurato una porzione di territorio incantevole, ma anche potenzialmente insidioso, della valle del Treja.
La vicenda solleva inoltre interrogativi sulla vulnerabilità degli anziani in contesti naturali impervi e sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e assistenza per garantire la loro sicurezza.







