Il caso dell’infermiera Giada Depalma: controversie e dibattiti sulla responsabilità medica.

Date:

18 gennaio 2025 – 12:20

Il caso dell’infermiera Giada Depalma, coinvolta nella perforazione intestinale di una paziente anziana durante l’esecuzione di un clistere presso l’ospedale di Chivasso, ha suscitato grande dibattito e controversie giuridiche. La corte d’appello di Torino ha ribaltato la sentenza di primo grado che condannava la 34enne a tre mesi di reclusione, assolvendola perché il fatto non è stato ritenuto reato. La giudice Cristina Palmesino ha presieduto la seconda sezione penale che ha emesso questa decisione, fissando al 18 marzo il termine per depositare le motivazioni della sentenza.L’avvocato Giovanni Anania, difensore dell’infermiera, ha impugnato la condanna sostenendo che non vi sia un nesso causale diretto tra la manovra errata eseguita durante il clistere e la perforazione intestinale della paziente. Nursind, sindacato che ha sempre supportato l’infermiera, si è detto soddisfatto della sentenza e ha espresso piena solidarietà alla lavoratrice tramite il proprio servizio legale rappresentato dallo stesso avvocato Anania.Nel processo di primo grado era stata coinvolta anche l’Asl To4 come responsabile civile, condannata insieme all’infermiera al pagamento dei danni ai familiari della signora Quartetto. La determinazione del risarcimento doveva essere stabilita successivamente dal giudice civile, con una provvisionale iniziale di 20 mila euro.La vicenda risalente al marzo 2019 ha visto l’anziana paziente ricoverata per un intervento al femore fratturato seguito da un secondo clistere che ha portato a complicazioni post-operatorie. Dopo manifestazioni cliniche preoccupanti e una Tac addominale che evidenziava una lesione intestinale, la donna è stata sottoposta d’urgenza a un intervento chirurgico con applicazione di un sacchetto esterno al colon. Purtroppo, nonostante gli sforzi medici, la signora Quartetto è deceduta nel gennaio 2022.Il caso solleva questioni delicate sulla responsabilità professionale nel settore sanitario e sulle conseguenze legali legate agli errori medici. La sentenza della corte d’appello evidenzia l’importanza di valutare attentamente ogni dettaglio prima di stabilire le responsabilità in situazioni complesse come queste.

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