
La comunità di Crescentino è in lutto per la perdita di Sergio Fontana, figura emblematica e profondamente radicata nel tessuto sociale locale, scomparso all’età di 86 anni presso l’Ospedale Civico di Chivasso.
La sua assenza lascia un vuoto palpabile, un eco di risa e di cordialità che permeava la vita quotidiana del paese.
Nato a Verrua Savoia, Sergio Fontana incarnava un legame indissolubile con il territorio e con i valori che lo contraddistinguono.
La sua appartenenza al corpo degli Alpini, simboleggiata dal servizio militare prestato nel Battaglione Alpini di Acqui Terme e nella Brigata Alpina a Tolmezzo, rappresentava per lui non solo un dovere compiuto, ma una vera e propria identità.
Il Gruppo Alpini di Verrua Savoia ne fu testimone costante, accogliendo la sua partecipazione entusiastica a ogni iniziativa, espressione di un orgoglio alpino che trascendeva il semplice ricordo del servizio militare.
La sua esistenza fu intrecciata con il profumo e i sapori della tradizione alimentare.
Sergio dedicò la sua vita al mestiere di salumiere, intraprendendo un percorso professionale precoce, a soli quattordici anni.
Iniziò la sua carriera come dipendente dello storico negozio cittadino dell’ex Trinchero, per poi contribuire attivamente all’attività della moglie, trasformandola in un punto di riferimento imprescindibile per la comunità.
Quel negozio, più che un semplice commercio, divenne un luogo di incontro, un baluardo di relazioni umane dove le giornate si coloravano di chiacchiere, risate e scambi di esperienze.
Anche dopo il pensionamento, Sergio rimase una presenza costante sotto i portici, un punto fermo nella vita del paese.
Era lì, pronto a salutare, a scambiare due parole, a condividere un sorriso, guadagnandosi l’affettuoso soprannome di «YeYe».
La sua passione per le carte e le bocce al Bocciodromo, testimoniava il suo spirito conviviale e la sua capacità di creare legami autentici.
Il suo matrimonio con Dina, celebrato nel 1968, fu un pilastro fondamentale della sua esistenza.
Dalla loro unione nacque Marco, il figlio amato, con la moglie Stefania e i nipoti Gabriele e Simone, che oggi condividono il dolore per la sua perdita.
Sergio fu un marito, un padre e un nonno presente, un punto di riferimento affettuoso e costante, un uomo che ha saputo dedicare la sua vita alla famiglia.
Gli ultimi anni furono segnati da una sfida con la malattia.
Aveva superato con successo un complesso intervento per un aneurisma all’aorta, ricevendo esiti incoraggianti nei controlli successivi.
Purtroppo, una malattia alla vescica lo ha colpito in modo inesorabile, strappandolo prematuramente all’affetto dei suoi cari.
Oltre al dolore della famiglia, l’intera comunità di Crescentino, compresa l’associazione «La Compagnia delle Botteghe», condivide il lutto per una figura così importante.
Le esequie, celebrate nella Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Assunta, hanno sancito il passaggio di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti.
Sergio riposa ora accanto ai suoi cari nel cimitero di Crescentino, lasciando un’eredità di valori, di affabilità e di autentica umanità.



