Il commercio globale rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia mondiale, tuttavia la sua fragilità è emersa con forza durante la pandemia di Covid-19. Secondo recenti calcoli, se il commercio internazionale fosse suddiviso in blocchi geopolitici, si potrebbe registrare una perdita significativa pari al 6,4% del Pil globale. Questo dato impressionante equivale alla somma del valore economico di nazioni come il Giappone e la Corea del Sud.La direttrice dell’Organizzazione mondiale del Commercio (WTO), Ngozi Okonjo-Iweala, ha sottolineato l’importanza di preservare le regole del multilateralismo che hanno garantito al commercio globale una certa resilienza anche in momenti critici. Secondo Okonjo-Iweala, è cruciale intraprendere un percorso di “re-globalizzazione” per ridurre la dipendenza da pochi Paesi fornitori in settori chiave dell’economia.L’attuale scenario geopolitico e le tensioni commerciali tra le principali potenze globali rendono urgente una riflessione sul futuro del commercio internazionale. La necessità di rafforzare la cooperazione tra Stati e adottare politiche volte a favorire una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento diventa sempre più evidente. Solo attraverso un impegno condiviso verso una reale apertura dei mercati e un sistema commerciale equo e inclusivo sarà possibile affrontare le sfide future e garantire una crescita economica sostenibile per tutti i Paesi partecipanti.
La fragilità del commercio globale durante la pandemia di Covid-19: sfide e prospettive per il futuro
Date: