La gestione della sicurezza urbana a Cagliari ha subito un’evoluzione significativa negli ultimi giorni, con una recente e ampliata dichiarazione di zona rossa che estende il perimetro originariamente incentrato su Piazza del Carmine fino a includere la stazione ferroviaria e Viale La Plaia.
L’annuncio, formalizzato al termine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, riflette una risposta diretta all’emergenza criminale che affligge il capoluogo sardo.
Lungi dall’essere una mera operazione di facciata, come suggerito da alcune voci critiche, l’azione è stata percepita come un segnale tangibile di presenza e determinazione da parte delle forze dell’ordine.
L’obiettivo primario è la riappropriazione degli spazi pubblici da parte della collettività, un ritorno alla normalità interrotta da un’escalation di illegalità.
Durante il Comitato, l’attenzione si è focalizzata su diverse aree critiche.
La sicurezza urbana, con particolare riferimento alla lotta contro il traffico di stupefacenti, ha rappresentato un punto centrale del dibattito.
Il Ministro Piantedosi ha sottolineato la volontà di un ascolto attivo e di un supporto mirato dal centro nazionale, con la creazione di task force investigative dedicate a fenomeni transprovinciali, come il narcotraffico internazionale e le rapine ai danni di veicoli blindati.
Queste attività investigative non si limiteranno ai confini amministrativi della provincia, ma si proietteranno in un’ottica di collaborazione e coordinamento a livello nazionale.
Un’ulteriore problematica emersa è la crescente incidenza dei flussi migratori provenienti dall’Algeria.
Questa tendenza, relativamente recente, richiede un intervento immediato e proattivo.
La decisione è quella di intensificare le azioni di prevenzione, finalizzate a dissuadere potenziali migranti e a gestire al meglio i flussi, nel rispetto dei diritti umani e della normativa internazionale.
L’approccio prevede un potenziamento della sorveglianza costiera, un rafforzamento della cooperazione con le autorità algerine e l’implementazione di misure di assistenza e accoglienza per i migranti vulnerabili.
L’ampliamento della zona rossa e le nuove strategie di intervento testimoniano un cambio di paradigma nella gestione della sicurezza a Cagliari, orientato verso una maggiore proattività, una maggiore collaborazione tra le diverse istituzioni e un approccio integrato che tenga conto delle molteplici dimensioni del fenomeno criminale, dalla microcriminalità alla criminalità organizzata, dalle problematiche sociali alla gestione dei flussi migratori.
L’impegno del Ministero dell’Interno è quello di fornire il supporto necessario per garantire la sicurezza e la vivibilità del territorio, restituendo ai cittadini un senso di serenità e fiducia nelle istituzioni.
La sfida è complessa, ma la risposta è determinata e orientata al risultato.








