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martedì 18 Novembre 2025

Ancona, tragedia Esino: processo per duplice omicidio e risarcimenti milionari

La tragedia di Ancona, consumatasi il 4 gennaio scorso in via Esino, nel quartiere di Torrette, ha acceso i riflettori su un intricato processo legale che intreccia responsabilità penali, risarcimenti economici e la dolorosa ricerca di giustizia per i familiari di Diego Duca e Lucia Manfredi, i due coniugi originari di Fabriano strappati alla vita in un terribile incidente stradale.

Diego, soccorritore del 118 di Perugia, e Lucia, stimata neurologa presso l’ospedale regionale di Torrette, si trovavano a bordo della loro Fiat Panda quando, all’incrocio con via Aso, sono stati investiti da una Bmw condotta da un collaboratore scolastico di 61 anni.
L’impatto, di violenza inaudita, non si è limitato a spegnere due vite; ha provocato anche la rottura di una cabina del metano, innescando una fuga di gas che ha temporaneamente privato di questo servizio diverse abitazioni del quartiere, amplificando la gravità della situazione e i suoi impatti sulla comunità.

L’udienza preliminare, celebrata con la presenza del 61enne difeso dagli avvocati Elisa Pavoni e Marco Giorgetti, ha visto la Procura avanzare una richiesta di rinvio a giudizio per duplice omicidio stradale e interruzione di pubblico servizio, un’accusa pesante che riflette la dimensione devastante della perdita umana e i danni alla collettività.

La giudice Francesca De Palma, consapevole della complessità della vicenda e dei diritti coinvolti, ha rimandato l’udienza al 16 febbraio, vincolando ogni ulteriore decisione all’espressione dell’assicurazione coinvolta.
Tale posizione è cruciale, in quanto la quantificazione del risarcimento economico rappresenta un elemento imprescindibile per l’eventuale patteggiamento da parte dell’imputato, un percorso che consentirebbe di evitare il processo con giudizio.

La delicatezza della situazione è ulteriormente accentuata dalla presenza di un ampio gruppo di familiari, circa una decina, costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Ruggero Benvenuto, che rivendicano un risarcimento che si attesta intorno ai due milioni di euro, una cifra che riflette il valore inestimabile delle vite perdute e il trauma subito.

La responsabilità civile è stata estesa anche alla compagnia assicurativa del veicolo coinvolto, a testimonianza dell’importanza di garantire un adeguato sostegno economico ai familiari delle vittime.

A questa schiera si aggiunge la costituzione di parte civile dell’associazione Vittime della Strada, rappresentata dall’avvocato Silvia Paoletti, un segnale tangibile dell’attenzione che l’intera società rivolgere a vicende come questa, che sollevano interrogativi cruciali sulla sicurezza stradale, sulla prevenzione degli incidenti e sulla necessità di un sistema di supporto alle famiglie colpite da tragedie simili.
L’esito del processo, pertanto, si prospetta non solo come una ricerca di responsabilità penale, ma anche come un momento di riflessione più ampio sulle implicazioni sociali ed economiche di un evento che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Ancona.

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