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martedì 18 Novembre 2025

Friuli Venezia Giulia: Emergenza idrogeologica, la comunità in ginocchio.

L’emergenza idrogeologica che ha investito il Friuli Venezia Giulia si protrae, con un bilancio ancora provvisorio e un’urgente necessità di assistenza alla popolazione.
Le province di Gorizia e Udine sono le più colpite da un evento meteorologico di rara intensità, che ha scatenato una serie di conseguenze devastanti per il territorio e per la comunità.
Le operazioni di soccorso, incessanti e complesse, sono coordinate a livello regionale e coinvolgono un’ampia rete di risorse umane e strumentali.
Oltre 250 vigili del fuoco, supportati da squadre specializzate in interventi acquatici e dal prezioso contributo dell’elicottero del reparto volo di Venezia, stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini e fornire assistenza a chi ne ha bisogno.

Sono state già eseguite più di 300 interventi, un numero che testimonia la gravità della situazione e l’impegno straordinario delle squadre sul campo.

L’esondazione del fiume Torre e di numerosi corsi d’acqua minori ha creato un quadro alluvionale particolarmente critico, soprattutto nel comune di Romans d’Isonzo.
Il borgo di Versa, immerso in una conca fluviale, è stato gravemente colpito, con abitazioni e edifici sommersi.
I vigili del fuoco, impiegando natanti leggeri, stanno effettuando evacuazioni urgenti, portando in salvo decine di residenti.

Queste persone, temporaneamente sfollate, sono state ospitate in strutture di accoglienza di emergenza, come la palestra comunale, e presso le abitazioni di parenti e amici, in attesa di un più stabile riparo.
La situazione a Brazzano di Cormons si rivela particolarmente drammatica.

Una frana, innescata dalle intense piogge, ha travolto tre edifici, seppellendoli sotto una massa di detriti.
Le operazioni di ricerca, condotte dal nucleo Usar dei vigili del fuoco, si concentrano sulla localizzazione di due persone disperse.
Purtroppo, è stato possibile recuperare la salma di una delle due persone coinvolte, mentre la ricerca della donna scomparsa continua senza interruzioni, con l’ausilio di tecniche specializzate e cani addestrati.
Le squadre stanno affrontando un lavoro arduo, data la fragilità del terreno e la complessità delle macerie.
L’evento idrogeologico ha non solo causato danni materiali ingenti, ma ha anche messo a dura prova la resilienza della comunità friulana.
La ricostruzione sarà lunga e complessa, ma la solidarietà e la collaborazione tra cittadini, istituzioni e volontari rappresentano la chiave per superare questa difficile prova e tornare a una vita normale.

L’attenzione rimane alta per garantire la sicurezza delle persone e per fornire un sostegno continuo a chi ha perso tutto.

La priorità assoluta è la tutela della vita umana e la gestione dell’emergenza, con l’obiettivo di alleviare le sofferenze e ripristinare la normalità nel territorio colpito.

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