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mercoledì 19 Novembre 2025

Book City Milano: bilanci, ricerca e sguardo al 2026

La quattordicesima edizione di Book City Milano si è conclusa, lasciando nell’aria un’eco di parole e un solido appuntamento con il futuro, fissato per il 2026 tra il 23 e il 29 novembre.

La chiusura, celebrata con il conferimento del Sigillo della Città a Colum McCann, ha rappresentato non solo un punto di arrivo, ma un momento di riflessione e di sguardo proiettato avanti, illuminato dalle analisi e dalle prospettive emerse durante la manifestazione.
Book City, ormai consolidata istituzione culturale, ha offerto molto più di un semplice cartellone di eventi.

È stato un laboratorio di idee, un osservatorio sui consumi culturali e un punto di incontro tra il mondo dell’editoria, degli autori, dei lettori e delle istituzioni.
La presentazione della ricerca annuale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) ha evidenziato una crescita, seppur modesta, dell’1% nei consumi culturali a Milano, indicando una resilienza del settore nonostante le sfide del panorama contemporaneo.
Particolarmente significativa è stata la ricerca commissionata a GeMS – Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, realizzata in concomitanza con il ventennale della testata, che ha esplorato il potere rigenerativo della lettura.
I risultati hanno rivelato un legame diretto tra l’abitudine alla lettura e un approccio più consapevole e attivo nell’utilizzo dei social media, suggerendo come la profondità dell’esperienza letteraria possa influenzare positivamente le modalità di interazione digitale.

Questa connessione tra lettura e pensiero critico è un elemento cruciale per comprendere il ruolo della cultura nella società odierna.
La ricerca promossa da Intesa Sanpaolo, intitolata “Il senso della misura.

L’effetto festival”, ha aggiunto un ulteriore tassello alla riflessione, sottolineando l’importanza di misurare l’impatto socio-economico dei festival culturali sul territorio.
L’analisi, condotta su un campione di 124 realtà intervistate, ha evidenziato una crescente consapevolezza da parte degli organizzatori, con il 40% dei festival che ha già implementato almeno un’analisi d’impatto, segno di una crescente professionalizzazione del settore e di una maggiore attenzione alla rendicontazione.
Book City, ora formalmente riconosciuta come fondazione, ha ampliato costantemente la sua portata e la sua influenza.
Dall’inizio della manifestazione, nel 2012, sono stati realizzati oltre 16.000 eventi, con la partecipazione di più di 30.000 autori, trasformando oltre 300 luoghi diversi in palcoscenici di cultura.
Questa rete capillare si estende ben oltre i confini di Milano e della sua area metropolitana, raggiungendo città come Como, Cremona, Lodi, Monza, Pavia e, quest’anno, anche Sondrio, creando un vero e proprio circuito culturale diffuso che coinvolge l’intera regione.

La campagna #ioleggoperché, sostenuta da AIE, ha ulteriormente rafforzato l’impegno di Book City verso la promozione della lettura, in particolare a sostegno delle scuole e delle nuove generazioni.

L’eredità di Book City si configura quindi come un investimento continuo nel futuro della cultura e nella costruzione di una comunità più consapevole e connessa.

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