L’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’ospedale di Fabriano rappresenta un fulcro di eccellenza e innovazione nel panorama sanitario marchigiano, consacrata dalla prestigiosa certificazione della European Society of Medical Oncology (ESMO) per la quinta volta consecutiva.
Questa qualifica, ottenuta sin dal 2013, testimonia l’impegno costante dell’équipe medica fabrianese nell’integrare i principi dell’oncologia clinica con la filosofia delle cure palliative, configurando un modello di assistenza centrato sul paziente e sulla sua qualità di vita.
La certificazione ESMO, triennale e soggetta a rigorosa revisione da parte del Working group dei Designated Centres of Oncology and Palliative Care, attesta l’aderenza a 13 criteri fondamentali, che abbracciano non solo l’efficacia dei trattamenti oncologici, ma anche la formazione continua del personale, l’impegno nella ricerca scientifica e, soprattutto, la reale integrazione tra le cure attive e le cure palliative, elementi imprescindibili per un approccio olistico alla malattia.
L’ospedale di Fabriano è stato il primo centro nelle Marche a raggiungere questo importante traguardo nel 2013, consolidando il proprio ruolo di riferimento regionale.
Il recente conferimento, avvenuto durante il congresso internazionale ESMO a Berlino nel settembre scorso, e consegnato alla dottoressa Rosa Rita Silva, direttore dell’Unità Operativa, sottolinea la sua leadership e la sua capacità di evolversi costantemente per rispondere alle esigenze complesse dei pazienti oncologici.
La dottoressa Silva sottolinea come questa certificazione sia il risultato di un lavoro sinergico e multidisciplinare, che si traduce in un percorso assistenziale personalizzato, capace di affrontare sia le fasi iniziali che quelle avanzate della malattia.
L’integrazione delle cure attive – mirate alla eradicazione o al controllo della neoplasia – con le cure palliative – focalizzate sulla gestione del dolore, dei sintomi e delle problematiche psicosociali – crea un ambiente di cura che promuove il benessere fisico, emotivo e spirituale del paziente.
Un elemento cruciale di questa integrazione è la stretta collaborazione tra l’Unità Operativa Oncologia Medica e l’Assistenza Domiciliare Oncologica, guidata dal dottor Luciano Giuliodori.
Questo approccio permette di estendere l’assistenza al di fuori delle mura ospedaliere, offrendo un supporto continuativo e personalizzato direttamente nel domicilio del paziente.
Il team multidisciplinare che rende possibile questa eccellenza non si limita ai medici.
Infermiere come Emma Bonetti, Alessia Dolce ed Elisa Verdolini, la psicologa Mary Romagnoli e l’operatrice sociosanitaria Debora Anastasi, con la loro professionalità e sensibilità, apportano un contributo inestimabile, entrando nelle case dei pazienti con la competenza di specialisti e l’empatia di persone che si prendono cura.
La loro presenza non solo allevia le sofferenze fisiche, ma offre anche un sostegno emotivo e psicologico fondamentale per i pazienti e i loro familiari.
Il successo di questa iniziativa è stato reso possibile anche grazie al supporto continuo dell’Associazione Oncologica Fabrianese, guidata dal presidente Giorgio Saitta, che collabora attivamente per migliorare la qualità dell’assistenza offerta a tutti i pazienti oncologici, testimoniando un impegno collettivo verso l’eccellenza e l’umanizzazione delle cure.








