La storica associazione culturale “Vera Nocentini” di Torino ha inaugurato una nuova fase amministrativa con l’elezione di Tommaso Panero alla presidenza.
La transizione, che vede l’uscente Enzo Pappalettera lasciare l’incarico, segna un passaggio generazionale e una riproposizione di valori fondanti l’identità dell’associazione.
Al fianco di Panero, nel ruolo di vicepresidente, opera Gianfranco Zabaldano, mentre Marcella Filippa assume la direzione operativa.
Tommaso Panero, settantaduenne, intellettuale e figura di spicco nel panorama torinese, porta con sé un curriculum vitae denso di esperienze istituzionali e sociali.
La sua formazione umanistica, culminata in una laurea in Lettere, ha alimentato una carriera che ha spaziato dalla cooperazione sindacale – con ruoli rilevanti in Gioc e Fim Cisl – all’impegno politico, attraversando le formazioni del Partito Popolare e della Margherita.
La sua esperienza amministrativa, culminata con la carica di amministratore delegato del Gruppo Gtt tra il 2005 e il 2010, testimonia una capacità di gestione e visione strategica che si appresta a essere applicata all’associazione.
Da collaboratore attivo dal 2015, Panero ha assunto la vicepresidenza nel 2022, consolidando la sua conoscenza profonda delle attività e delle finalità dell’associazione.
La sua produzione intellettuale, costellata di pubblicazioni di carattere storico, sociale e sindacale, riflette una costante ricerca di comprensione delle dinamiche che plasmano la società.
Il suo impegno in attività di volontariato culturale e sociale, con un’attenzione particolare alle tematiche dell’immigrazione e dell’accoglienza, sottolinea un profondo senso civico e una vocazione all’inclusione.
L’associazione Vera Nocentini, fondata per preservare la memoria del lavoro e del movimento sindacale torinese, si configura oggi come un archivio storico di inestimabile valore, operativo all’interno del prestigioso Polo del ‘900.
La presidenza Panero si impegna a garantire una continuità con questo solido patrimonio, rafforzando il ruolo dell’associazione come custode della memoria e come motore di riflessione critica.
Oltre alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico, l’associazione si pone come piattaforma per la promozione dei diritti fondamentali, delle pari opportunità e dell’integrazione sociale, con un’attenzione particolare ai soggetti più vulnerabili e all’accoglienza dei migranti, contribuendo attivamente alla costruzione di una società più equa e inclusiva.
L’obiettivo è favorire il dialogo e il confronto, creando spazi di cittadinanza attiva e rafforzando il legame tra memoria storica e sfide del presente.








