La città di Torino, forte dell’eredità paralimpica del 2006, si trova di fronte a un’opportunità imperdibile: elevare il tennis in carrozzina a protagonista indiscusso delle ATP Finals.
La Consulta per le Persone in Difficoltà, sensibile a questa necessità, lancia un appello concreto e dettagliato, sostenuto da un percorso di progressivi riconoscimenti già avviato.
L’impegno di figure chiave come l’ambassador per lo sport Luca Paiardi, tennista in carrozzina, in sinergia con la Federazione Italiana Tennis, Intesa Sanpaolo e l’ATP, ha già permesso di introdurre il tennis in carrozzina come elemento di arricchimento delle Finals.
Le dimostrazioni, le sessioni di allenamento congiunto tra atleti affermati e campioni internazionali, come Ruud, Ljubičić e Nargiso, hanno rappresentato un segnale incoraggiante, ma insufficiente a soddisfare le aspettative di una comunità sportiva desiderosa di inclusione.
La proposta della Consulta non si limita a un’iniziativa di sensibilizzazione, ma si articola in un piano di sviluppo strutturato.
Si chiede che, a partire dal 2026, il tennis in carrozzina occupi il centro del campo dell’Inalpi Arena, con diretta televisiva, precedendo uno dei match principali.
Si suggerisce di sostituire l’intrattenimento musicale pre-partita con una competizione avvincente tra i migliori tennisti italiani in carrozzina, offrendo al pubblico un’esperienza sportiva autentica che celebri l’abilità, la tecnica e l’impegno dei nostri atleti.
Questo gesto simbolico non solo regalerebbe emozioni intense agli spettatori, ma invierebbe un messaggio potente di accettazione e valorizzazione del talento sportivo, indipendentemente dalle sfide fisiche.
La visione della Consulta non si arresta qui.
Si auspica che questa integrazione crescente apra la strada a un progetto ancora più ambizioso: la creazione delle ATP Finals Wheelchair, a partire dal 2027.
Questo nuovo format, pienamente integrato nel contesto delle Finals, non sarebbe solo un evento parallelo, ma una componente essenziale, che contribuirebbe a definire Torino come una vera capitale dell’inclusione sportiva, un modello per il mondo.
La creazione di un circuito dedicato non solo darebbe visibilità ai tennisti in carrozzina, ma stimolerebbe lo sviluppo del tennis paralimpico a livello nazionale e internazionale, creando nuove opportunità per atleti e appassionati.
L’implementazione di questo progetto rappresenterebbe un investimento strategico per la città, rafforzando la sua reputazione come polo di eccellenza sportiva e inclusiva, un esempio di come lo sport possa abbattere barriere e unire le persone.








