22 gennaio 2025 – 14:33
Sono stati individuati problemi con la App del processo telematico in ben 87 tribunali, prima ancora che la Dgsia Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati prendesse posizione. Il Csm ha approvato una delibera che ha consentito di rilevare e confermare i malfunzionamenti al fine di permettere la redazione di atti e documenti in forma cartacea e il loro deposito non telematico, evitando così il blocco delle attività giudiziarie. Una ricognizione, tuttavia non esaustiva a oggi, ha rivelato che vari presidenti di tribunale hanno emesso provvedimenti in merito. In particolare, sono stati segnalati provvedimenti provenienti da 87 tribunali tra cui quelli di Roma, Milano, Napoli e Bologna.Alcuni dei provvedimenti adottati attestano i problemi riscontrati e autorizzano l’utilizzo contemporaneo del metodo analogico e telematico. È quindi richiesto al ministro della Giustizia Carlo Nordio di valutare l’eventuale obbligatorietà del deposito esclusivamente telematico solo per i decreti penali di condanna e, eventualmente, per le sentenze dibattimentali. Si propone inoltre di mantenere il doppio binario analogico-telematico in tutte le altre situazioni fino alla risoluzione dei vari inconvenienti individuati.Durante la presentazione del rapporto annuale sulla giustizia al Senato, il Guardasigilli ha ammesso le difficoltà incontrate a causa delle nuove tecnologie introdotte in tempi stretti e obbligatoriamente. Ha dichiarato che molte criticità sono state risolte parzialmente ma si è fiducioso che entro la fine dell’anno esse saranno completamente superate.