Il prezzo dell’elettricità in Italia nel 2024: analisi e prospettive

Nel panorama energetico italiano del 2024, si è assistito a una significativa riduzione del prezzo medio annuo dell’elettricità all’ingrosso, sceso a 108,5 euro al megawattora. Tale cifra rappresenta un calo di ben 18,7 euro rispetto all’anno precedente. Tuttavia, va sottolineato che nei valori medi registrati nelle ultime settimane si è superata la soglia dei 130 euro al megawattora, con punte di picco fino a 145 euro in un singolo giorno. Questa situazione attuale ha destato l’attenzione delle autorità governative, sebbene sia ancora distante dai massimi toccati nel 2022.Le parole del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, durante l’audizione alla Camera sulle misure adottate dal governo per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica sono state illuminanti. È emerso che in Italia il prezzo dell’elettricità dipende principalmente dalla generazione termoelettrica a gas nel 70% delle ore, nonostante questa rappresenti solo poco più del 40% della generazione totale. La spiegazione fornita da Pichetto ha evidenziato come il costo della materia prima del gas vada ad aggiungersi al costo della CO2 sul mercato ETS, che nel corso del 2024 ha raggiunto una media di circa 65 euro per tonnellata, equivalente a circa 25 euro al megawattora. Questo sovrapprezzo incide sul 70% delle ore di produzione elettrica indipendentemente dalla fonte di generazione utilizzata.Il ministro ha anche sottolineato un netto aumento dei prezzi della CO2 a partire dal 2018, passati da una media di 7 euro per tonnellata nel periodo tra il 2012 e il 2017 ai citati 65 euro nel corso del 2024. Questa tendenza è stata attribuita agli interventi normativi introdotti dall’Unione Europea per favorire la transizione verso un’economia più sostenibile e a basse emissioni di carbonio.