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mercoledì 19 Novembre 2025

Londra capitale del lusso: Milano perde la corona nel retail.

L’evoluzione del panorama retail globale vede Londra emergere come fulcro indiscusso del commercio di lusso, segnando un cambiamento significativo rispetto al passato e relegando Milano a una posizione di rilievo ma non più dominante.
Questo scenario, delineato dal rapporto annuale “Main Streets Across The World” di Cushman e Wakefield – giunto alla sua trentacinquesima edizione – analizza i canoni di locazione nelle location urbane di eccellenza, aree strategicamente cruciali per il posizionamento dei brand di alta gamma.
Il dato più eclatante è il primato di New Bond Street, con un canone di 20.482 euro al metro quadro all’anno, che ha superato Via Montenapoleone a Milano (20.000 euro/mq/anno) e la storica Upper Fifth Avenue di New York (18.359 euro/mq/anno).
Questa inversione di tendenza rivela non solo un mutamento nella geografia del lusso, ma anche l’adattamento delle strategie commerciali in risposta a dinamiche socio-economiche globali.

La stabilità dei canoni registrata a Via Montenapoleone, pur non attestando una crescita esponenziale, suggerisce una fase di maturità e consolidamento per i marchi di lusso.

L’assenza di nuovi ingressi rilevanti nel mercato, a differenza di anni precedenti, indica una saturazione delle location più prestigiose e una maggiore cautela nell’espansione.
Tuttavia, Thomas Casolo, responsabile Retail di Cushman e Wakefield Italia, intravede segnali incoraggianti, preannunciando una rinnovata dinamicità grazie a opportunità emergenti.
A livello europeo, si osserva una crescita media del 4% dei canoni di locazione, un incremento rispetto al 3,6% dell’anno precedente, a testimonianza di un mercato resiliente e in continua evoluzione.
L’Italia, in particolare, si distingue con un incremento del 6% per il segmento high street retail di lusso, un dato particolarmente significativo se confrontato con il +4,6% del 2024.
Questo aumento riflette la crescente domanda di prodotti e servizi di lusso, spinta anche da una ripresa del turismo di alta gamma.

In contrasto con il segmento di lusso, il mercato “mass market” mostra segnali di rallentamento, con un aumento dei canoni pari al 2%, in diminuzione rispetto al +4,3% dell’anno precedente.

Questa divergenza evidenzia una polarizzazione sempre più marcata nel settore retail, con una spiccata differenziazione tra i marchi di lusso, capaci di mantenere prezzi elevati e posizioni di pregio, e i brand generalisti, più sensibili alle fluttuazioni del potere d’acquisto e alle nuove abitudini di consumo.

L’analisi complessiva suggerisce che il futuro del retail di lusso sarà caratterizzato da una maggiore selettività nella scelta delle location, da una ricerca costante di esperienze uniche e personalizzate per i clienti e da una crescente importanza dell’integrazione tra online e offline.
Le città come Londra, in grado di offrire un mix di storia, innovazione e appeal internazionale, sono destinate a rimanere al centro di questa evoluzione.

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