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mercoledì 19 Novembre 2025

Cura Integrata per Bambini Disabili: L’Innovazione da Casale Monferrato

Un Modello di Cura Integrata per l’Infanzia con Disabilità: L’Esperienza Innovativa di Casale MonferratoIl territorio di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, sta tracciando un percorso pionieristico per la cura e il supporto di minori con disabilità, attraverso un progetto pilota che rappresenta una significativa evoluzione nel sistema di assistenza territoriale.
L’iniziativa, frutto di una collaborazione sinergica tra l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) e l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale Secoli (ANFFAS), mira a superare le tradizionali barriere tra sanità, educazione e supporto sociale, offrendo un approccio olistico e personalizzato.

L’avvio sperimentale, previsto per il 2026, prevede l’erogazione gratuita di interventi educativi e abilitativi per un numero iniziale di oltre 50 minori già seguiti da ANFFAS all’interno del distretto ASL.
Questo non si configura come un’iniziativa isolata, bensì come la naturale prosecuzione di un percorso più ampio di sostegno ai caregiver, che ha preso avvio con l’istituzione di uno sportello di consulenza e orientamento, inizialmente finanziato dal Comune e ora destinato a una gestione diretta da parte dell’ASL a partire da gennaio.
Il progetto trascende la mera erogazione di servizi, incarnando un cambio di paradigma nell’approccio alla cura.
Si tratta di una risposta concreta alla crescente necessità di garantire un accesso equo e tempestivo a interventi specializzati, spesso gravanti pesantemente sulle famiglie.

L’aspetto cruciale risiede nella creazione di un ecosistema di cura integrata, in cui professionisti sanitari, educatori, operatori sociali e le stesse famiglie collaborano attivamente per definire percorsi individualizzati, focalizzati sullo sviluppo del potenziale di ogni minore.
Federico Riboldi, Assessore Regionale alla Sanità del Pimonte e già sindaco di Casale, sottolinea come questo modello rappresenti un esempio eloquente di come la sanità territoriale possa interagire efficacemente con le realtà associative locali, costruendo risposte personalizzate di elevata qualità.

L’iniziativa non solo facilita l’accesso gratuito a percorsi educativi e abilitativi, ma promuove anche una presa in carico diretta e continuativa, superando la frammentazione dell’assistenza.

L’obiettivo finale è costruire un sistema sanitario più vicino alle famiglie, profondamente inclusivo e sostenibile nel tempo.
Il progetto casalese si configura dunque come un laboratorio di innovazione, un punto di riferimento per altre realtà territoriali che aspirano a rafforzare i modelli di cura, promuovendo una visione di sanità orientata alla persona e attenta alle specifiche esigenze del contesto locale.
Il futuro dell’assistenza sanitaria, come dimostra questo esempio, risiede nella capacità di creare ponti e sinergie tra diversi attori, mettendo al centro il benessere e lo sviluppo dei minori con disabilità e delle loro famiglie.

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