Un Viaggio Olfattivo al Rifugio Casa del Cane Vagabondo: Outdog e il Potenziale Inesplorato del CaneLa recente giornata dedicata alla ricerca olfattiva, ospitata al rifugio Casa del Cane Vagabondo, si è rivelata un’esperienza profondamente significativa, non solo per i partecipanti, ma anche per la comunità cinofila locale.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con il circolo Outdog, ha offerto una prospettiva innovativa sul benessere e sull’educazione canina, spostando l’attenzione dalla tradizionale enfasi sulla performance all’esplorazione del ricco universo sensoriale del cane.
Al cuore di questa giornata c’era il riconoscimento del primato dell’olfatto nella vita del cane.
Lungi dall’essere un semplice senso, l’olfatto è per il cane una finestra sul mondo, un mezzo di comunicazione, uno strumento di orientamento e una fonte inesauribile di informazioni.
Outdog, un circolo nato dall’esperienza e dalla passione di Antonella Bollini e Rita Cerevico, ha incarnato questo approccio, proponendo un percorso formativo pratico e coinvolgente.
Il nome “Outdog” stesso riflette la filosofia del gruppo: un invito a portare l’educazione cinofila fuori dai confini tradizionali del centro addestramento, immergendosi in ambienti reali e stimolanti.
L’attività di Outdog abbraccia un ampio spettro di interventi, dalla conduzione di lezioni collettive in contesti urbani a percorsi di ricerca olfattiva in ambienti naturali, con particolare attenzione alla sicurezza e alla gestione di cani da caccia.
La dimostrazione pratica offerta al rifugio ha rappresentato un’occasione unica per osservare in prima persona l’applicazione di queste tecniche.
Un semplice gioco – far annusare al cane un indumento e seguire la scia fino a ritrovare la persona che lo indossa – si è rivelato un potente strumento per comprendere la personalità, le capacità e le caratteristiche individuali di ogni animale.
L’attività non si è limitata all’esecuzione del compito, ma ha spaziato nell’analisi del comportamento del cane, nell’interpretazione dei segnali olfattivi e nella comprensione delle sue emozioni.
L’iniziativa ha riscosso un grande successo, non solo per la partecipazione entusiasta del pubblico, ma soprattutto per la possibilità di aprire nuove prospettive sull’educazione canina.
Si è trattato di un momento di formazione, di divertimento e di sensibilizzazione, che ha rafforzato il legame tra il rifugio e la comunità locale.
La giornata ha sottolineato l’importanza di un approccio educativo che valorizzi l’unicità di ogni cane, riconoscendo il ruolo centrale dell’olfatto nel suo benessere e nella sua crescita.
Un approccio che, come dimostra l’esperienza di Outdog, può fare la differenza nel costruire un rapporto più profondo e significativo tra l’uomo e il suo migliore amico a quattro zampe.
L’esperienza ha lanciato un messaggio chiaro: ascoltare il cane significa comprendere il suo mondo olfattivo e offrirgli la possibilità di esplorarlo pienamente.









