La Sacra di San Michele, fulgido baluardo spirituale e artistico del Piemonte, si appresta a inaugurare una nuova era di accessibilità universale, un traguardo reso possibile grazie all’impegno congiunto della Fondazione Crt e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.
Questo ambizioso intervento, il più significativo mai intrapreso per il complesso abbaziale, non si limita a rimuovere barriere fisiche, ma si configura come un atto di profonda responsabilità verso un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale.
L’obiettivo è rendere pienamente fruibile il sito a tutti i visitatori, indipendentemente dalla loro età o condizione fisica, un’aspirazione sancita da una legge del 1994 che riconosce alla Sacra un ruolo simbolico per la regione.
Il cuore pulsante di questa trasformazione è la realizzazione di un ascensore innovativo, incastonato all’interno di una torre preesistente attraverso un sofisticato scavo nella roccia.
L’operazione, finanziata con un investimento di 400.000 euro, ha richiesto la rimozione di 55 metri cubi di materiale, un intervento di ingegneria delicatissimo che testimonia l’impegno e la competenza delle imprese coinvolte.
Il cantiere, avviato nel marzo 2025, interessa primariamente il Monastero Vecchio, un edificio articolato su quattro livelli che ospita spazi museali dedicati alla vita quotidiana monastica, la preziosa Biblioteca, la Sala Carlo Alberto che funge da Refettorio e l’antica Officina.
Un elemento cruciale è la connessione di questo nuovo ascensore con quello esistente nella zona dei ruderi del Monastero Nuovo, garantendo così l’accesso alla maestosa chiesa che domina la valle.
La complessa operazione vede la collaborazione di tre imprese specializzate, impiegando circa 15 operai altamente qualificati, un team dedicato a preservare l’integrità del monumento durante i lavori.
La Sacra di San Michele rappresenta molto più di un semplice monumento: è un’icona di identità, un luogo di ispirazione e un punto di riferimento spirituale per il Piemonte e per l’Italia intera.
Assicurare una fruibilità accessibile a tutti significa onorare la nostra storia collettiva, estendendo l’esperienza della bellezza e della spiritualità a un pubblico più ampio e diversificato, come sottolinea Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crt.
La Consulta, da tempo attenta alle esigenze del complesso, ha perseguito con determinazione l’obiettivo di migliorare la fruibilità del sito, un luogo che incarna la spiritualità e la cultura piemontese.
Nel 2022, è stato formalizzato un Protocollo d’Intesa con il Politecnico di Torino, avviato nel 2019, per sostenere gli studi e le azioni finalizzate alla candidatura seriale Unesco della Sacra, un riconoscimento che ne celebrerebbe il valore universale.
Parallelamente, i lavori di accessibilità testimoniano un impegno concreto per la salvaguardia e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio.
Come evidenzia Licia Mattioli, presidente della Consulta, il progetto rappresenta un “work-in-progress” che incarna la sfida di conciliare innovazione tecnologica e rispetto per la storia, un percorso in continuo divenire che promette di arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori e di consolidare il ruolo della Sacra di San Michele come simbolo di eccellenza e di identità piemontese.








