Giornata degli Alberi: divario urbano, Isernia e Campobasso a confronto.

La ‘Giornata nazionale degli alberi’, celebrata annualmente il 21 novembre, offre un’occasione cruciale per riflettere sullo stato di salute del patrimonio arboreo urbano in Italia.
Legambiente, attraverso il suo ‘Bilancio arboreo’, presenta un quadro dettagliato del verde diffuso nei capoluoghi italiani, evidenziando disparità significative e stimolando un dibattito urgente sulla pianificazione urbana sostenibile.

La graduatoria nazionale, frutto di un’analisi complessa che considera la densità di alberi in relazione alla popolazione residente, posiziona Isernia al 65° posto con un rapporto di 14 alberi ogni cento abitanti, mentre Campobasso si attesta al 75° con 11.

Questi numeri, seppur apparentemente prossimi, celano realtà differenti e mettono in luce la variabilità nella gestione del verde pubblico tra le diverse città.

Al vertice della classifica, Modena si distingue con un impressionante rapporto di 117 alberi per ogni cento abitanti, mentre Siracusa, con soli 2 alberi per ogni cento residenti, si trova in una situazione di criticità, segnalando una carenza strutturale che impatta sulla qualità della vita e sulla resilienza ambientale della città.
L’impegno di Campobasso, testimoniato dall’inserimento di 3.149 nuove piante tra il 2019 e il 2024, rappresenta un segnale positivo.
La ripartizione di queste nuove essenze – 968 alberi e 2.181 arbusti minori, da siepe o piante forestali – sottolinea una volontà di diversificare il verde urbano, mirando a creare un ecosistema più robusto e funzionale.

La provenienza vivaistica delle piante garantisce, in teoria, la loro adattabilità al contesto locale e una maggiore probabilità di sopravvivenza, un elemento cruciale per la creazione di un patrimonio arboreo duraturo.

Tuttavia, i numeri da soli non raccontano l’intera storia.

È fondamentale considerare non solo il numero di alberi, ma anche la loro qualità, la loro distribuzione geografica, la loro diversità di specie e la loro capacità di fornire servizi ecosistemici cruciali, come la mitigazione dell’inquinamento atmosferico, la riduzione dell’effetto “isola di calore”, la gestione delle acque meteoriche e il miglioramento del benessere psicofisico dei cittadini.

La ‘Giornata nazionale degli alberi’ dovrebbe quindi stimolare un’analisi più approfondita: quali sono le cause delle disparità regionali nella gestione del verde urbano? Quali politiche possono essere implementate per promuovere un’urbanizzazione più verde e inclusiva? Come possiamo coinvolgere attivamente i cittadini nella cura e nella tutela del patrimonio arboreo locale? La sfida è quella di trasformare le nostre città in veri e propri “polmoni verdi”, capaci di affrontare le sfide ambientali e sociali del futuro.

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