La salvaguardia del patrimonio culturale emiliano-romagnolo, gravemente compromesso dall’alluvione del 2023, continua a essere una priorità.
Un tassello fondamentale di questo percorso di ricostruzione e recupero è stato recentemente completato con il trasferimento del materiale archivistico e bibliografico del Seminario vescovile di Forlì da depositi temporanei a strutture di conservazione più adeguate, gestite direttamente dalla Soprintendenza e dagli enti proprietari.
Questa operazione, resa possibile grazie alla collaborazione cruciale del consorzio Orogel, segna un punto di svolta nella gestione delle attività di restauro.
L’intervento di Orogel, fin dalle prime ore della calamità naturale, si è rivelato determinante.
La disponibilità di depositi refrigerati e di container specializzati ha permesso di evitare danni irreversibili al fragile materiale, spesso costituito da documenti secolari, mappe storiche, pergamene e libri rari.
Questa iniziativa, protrattasi per due anni, testimonia un impegno civico e culturale di grande valore, che va oltre la mera assistenza emergenziale.
La Soprintendente Elena Stefani ha sottolineato come questo trasferimento semplifichi notevolmente le successive fasi di restauro.
La custodia centralizzata, in ambienti controllati e dotati di strumentazione specifica, favorisce l’identificazione dei danni, la pianificazione degli interventi e la supervisione delle attività di restauro, garantendo un approccio scientifico e multidisciplinare.
La possibilità di operare in condizioni ottimali è cruciale per preservare l’integrità dei documenti, prevenendo ulteriori deterioramenti e consentendo un recupero più efficace.
L’alluvione ha lasciato un’eredità complessa, che richiede un impegno costante e la mobilitazione di risorse umane e tecnologiche.
Il restauro del patrimonio archivistico e bibliografico non è solo un intervento conservativo, ma un atto di memoria collettiva, volto a preservare la testimonianza storica e culturale di un territorio.
La collaborazione con istituzioni di eccellenza a livello nazionale, come la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, testimonia la volontà di adottare le migliori pratiche e le competenze più avanzate nel campo del restauro e della conservazione.
Ora, con il materiale in condizioni di sicurezza ottimale, si avvia una fase intensiva di interventi di restauro, che si affiancherà ad attività di catalogazione e digitalizzazione.
Questo percorso, lungo e complesso, rappresenta un investimento nel futuro, volto a garantire che il patrimonio culturale della Romagna possa continuare a essere una fonte di conoscenza, ispirazione e identità per le generazioni a venire.
L’azione di Orogel rimane un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare risultati straordinari nella tutela del nostro inestimabile patrimonio culturale.








