“Le Donne Ritrovate”: Un’eredità di lavoro e resilienza tra le pagine della storia italianaLa Biblioteca nazionale centrale di Firenze ospita, fino al 29 novembre, una mostra fotografica di profondo significato: “Le Donne Ritrovate”.
Un’iniziativa promossa dal Comitato unico di garanzia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla direzione territoriale Adm Toscana e Umbria, in sinergia con la Biblioteca nazionale, che intende restituire visibilità e dignità a figure femminili spesso marginalizzate nella narrazione storica del nostro Paese.
L’apertura della mostra coincide con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sottolineando l’urgenza di celebrare il contributo delle donne nel mondo del lavoro, contrariamente a ogni forma di discriminazione e abuso.
Lungi dall’essere una semplice esposizione di immagini d’epoca, “Le Donne Ritrovate” si configura come un percorso evocativo attraverso il Novecento, un secolo segnato da trasformazioni sociali ed economiche che videro l’ingresso graduale, ma spesso faticoso, delle donne nel mondo del lavoro pubblico.
Le fotografie documentano la presenza femminile in ambiti cruciali come le Manifatture Tabacchi di Stato, le saline e i laboratori di produzione del chinino – attività vitali per l’economia nazionale e per la salute pubblica.
Questi scatti non sono solo ritratti di lavoratrici, ma frammenti di un’epoca, testimonianze silenziose di una rivoluzione che ha cambiato il tessuto sociale italiano.
Le donne che appaiono in queste immagini incarnano forza, resilienza e un profondo senso di responsabilità, contribuendo con il loro lavoro a sostenere le famiglie e a costruire il futuro del Paese.
La mostra offre un’opportunità unica per riflettere sulla loro esperienza, spesso caratterizzata da condizioni di lavoro difficili e da una costante lotta per il riconoscimento dei propri diritti.
L’evento, inaugurato alla presenza di Elisabetta Sciarra, direttrice della Biblioteca nazionale, e Davide Bellosi, direttore territoriale Adm Toscana e Umbria, è stato arricchito da un messaggio della presidente onoraria della Rete per la parità, Rosa Oliva de Conciliis, che ha sottolineato l’importanza di promuovere una cultura di parità e rispetto per tutte le donne.
“Le Donne Ritrovate” si propone come un gesto di risarcimento storico, un invito a recuperare la memoria di queste figure chiave e a trarre ispirazione dal loro esempio per costruire un futuro più equo e inclusivo, dove ogni donna possa realizzare appieno il proprio potenziale, liberata da ogni forma di pregiudizio e violenza.
La mostra rappresenta, in definitiva, un’occasione per riscrivere la storia, guardando al passato con uno sguardo nuovo e proiettato verso un futuro di pari opportunità.








