sabato 22 Novembre 2025

Sanità in Liguria: Opposizione al Contrattacco, Frattura in Consiglio Regionale

La convergenza di voci dissonanti si è manifestata oggi in Consiglio Regionale Liguria, con la presentazione da parte dell’opposizione – rappresentata da Armando Sanna (Pd), Selena Candia (Avs), Gianni Pastorino (Lista Orlando), Stefano Giordano (M5S) e dal vicepresidente della commissione Sanità, Enrico Ioculano – di una controriforma sanitaria al Presidente della Regione, Marco Bucci.
L’incontro, a cui era presente anche Paolo Bordon, direttore generale del dipartimento Sanità, ha evidenziato una frattura profonda tra l’approccio progressista e quello centrista in merito ai fondamenti e agli elementi costitutivi del sistema sanitario regionale.

Enrico Ioculano ha sottolineato come la distanza ideologica si traduca in visioni diametralmente opposte, un abisso che ostacola ogni tentativo di dialogo costruttivo.
L’opposizione si appresta ora a proseguire il proprio percorso di analisi e proposta, con l’intento di inserire le proprie valutazioni nel dibattito parlamentare.

Un punto cruciale sollevato da Selena Candia riguarda l’assenza di una solida base scientifica su cui edificare la riforma.
L’opposizione denuncia la mancanza di una dettagliata analisi epidemiologica e dei bisogni sanitari della popolazione ligure, un deficit che, a loro avviso, rende la riforma un esercizio privo di fondamento.
“È inaccettabile – ha affermato Candia – intraprendere una riforma così radicale senza una comprensione approfondita delle esigenze reali dei cittadini e del personale sanitario.

“Per favorire un confronto diretto con la cittadinanza, l’opposizione ha annunciato un ciclo di incontri in tutte le province liguri, a partire dal 1° dicembre.

Il capogruppo del Pd, Armando Sanna, ha spiegato l’importanza di un coinvolgimento capillare sul territorio, toccando tutte le ASL e dialogando con i sindaci, che recentemente hanno espresso forti critiche alla riforma attraverso l’Anci.

L’obiettivo è colmare il vuoto lasciato dalla Giunta Bucci e garantire una reale partecipazione democratica nel processo decisionale.
Gianni Pastorino ha espresso perplessità riguardo alla possibilità di instaurare un dialogo significativo in un tempo così ristretto.
La rapidità con cui si sta tentando di riformare un servizio sanitario essenziale, fermo da oltre tre decenni, solleva interrogativi sulla reale possibilità di una trattativa costruttiva.

La fretta rischia di compromettere la qualità e l’efficacia della riforma stessa.

Stefano Giordano ha concluso con una critica diretta alla mancanza di trasparenza e di partecipazione democratica nel processo di elaborazione della riforma.
L’assenza di un confronto aperto con i diversi attori coinvolti e la scarsa attenzione alle istanze del territorio denotano, a suo dire, un approccio autoritario e poco attento alle reali esigenze della collettività.
L’urgenza di una riforma non può giustificare l’esclusione di voci dissenzienti e la mancanza di un dibattito pubblico approfondito.

La minaccia di un collasso del sistema sanitario al 31 dicembre non dovrebbe essere un pretesto per imporre soluzioni imposte dall’alto, ma piuttosto un incentivo a un percorso di riforma inclusivo e partecipato.

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