sabato 22 Novembre 2025

Tuber Next Gen: il Piemonte valorizza il tartufo e i suoi ecosistemi.

Il percorso “Tuber Next Gen 2025”, un’iniziativa regionale volta alla pianificazione strategica e alla valorizzazione sostenibile del patrimonio tartufigeno piemontese, ha sancito la sua conclusione a Torino, in concomitanza con la Giornata nazionale degli alberi – un richiamo simbolico all’inscindibile legame tra la presenza del tartufo e la salute degli ecosistemi forestali.

Dopo un articolato itinerario che ha toccato Alba, Asti e Alessandria, il Grattacielo Piemonte ha ospitato l’atto conclusivo di un confronto multidisciplinare che ha visto coinvolti amministratori locali, tecnici specializzati, professionisti del settore, rappresentanti delle associazioni di cercatori e attori chiave del territorio.
L’obiettivo primario è stato quello di diffondere e interpretare le nuove Carte di Attitudine dei Suoli alle Produzioni Tartufigene e le Carte di Potenzialità Territoriale, strumenti di conoscenza avanzati sviluppati da Ipla per conto della Regione.

Queste carte, frutto di un’analisi complessa che integra dati geopedologici, informazioni sull’uso del suolo, la distribuzione delle foreste, dei filari e delle aree agricole, offrono una visione d’insieme cruciale per guidare le scelte di gestione e protezione del patrimonio tartufigeno, orientando interventi mirati e innovativi.
L’assessore alla Pianificazione territoriale, Urbanistica, Biodiversità e Tartuficoltura, Marco Gallo, ha sottolineato l’apprezzabile risposta dei territori coinvolti, evidenziando come in ogni provincia sia emersa una profonda consapevolezza del valore intrinseco del tartufo, non solo come risorsa alimentare pregiata, ma soprattutto come espressione di un ecosistema complesso e fragile, dipendente dalla qualità del suolo, dalla ricchezza della biodiversità e dall’integrità del paesaggio.

Attraverso “Tuber Next Gen”, la Regione ha promosso un approccio sistemico, favorendo il dialogo tra competenze tecniche specialistiche e conoscenze locali, per definire strategie di gestione condivise e durature.
Nel contesto della Città metropolitana di Torino, le aree più vocate alla produzione tartufigena sono state identificate in tre Ambiti di Integrazione Territoriale: Torino, Chivasso e Chieri.

Queste aree fungono da cornice per l’implementazione di nuove Aree Forestali strategiche, tra cui l’Area 22 Torinese e Chierese e l’Area 24 Chivassese.

All’interno di queste aree, verranno elaborati Piani Forestali di Indirizzo Territoriale, delineando interventi specifici per la tutela e la valorizzazione degli habitat favorevoli alla presenza del tartufo.

L’estensione del riconoscimento a nuovi Comuni – Baldissero Torinese, Cambiano, Chieri, Moncalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese e Trofarello – porta a un totale di 31 enti locali riconosciuti, ampliando significativamente l’area di intervento e consolidando la strategia regionale.

Questi territori si distinguono per la presenza di ambienti ecologicamente idonei, caratterizzati da specifici indicatori di fertilità del suolo, microclima favorevole e presenza di specie arboree adatte a creare le condizioni ottimali per lo sviluppo del micelio tartufigeno.

La prospettiva futura si focalizza sull’applicazione di pratiche agrarie sostenibili, la promozione della biodiversità arborea e la creazione di corridoi ecologici per garantire la connettività degli habitat e favorire la diffusione naturale del tartufo, preservando così un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.

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