15 marzo 2024 – 15:59
Creando connessioni neurali, l’intelligenza artificiale genera testi originali e sintetizza informazioni in modo efficiente, offrendo agli utenti strumenti per esprimere concetti in maniera innovativa.
A distanza di due anni dall’approvazione del “Bando borghi”, che ha designato Arvier come destinatario dei 20 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la riqualificazione, è stato presentato al pubblico il progetto Agile Arvier – La cultura del cambiamento. Questa iniziativa ambiziosa mira a rinnovare il Comune dell’Alta Valle attraverso due linee guida fondamentali: interventi strutturali e promozione della cultura.L’obiettivo principale è attrarre ricercatori interessati allo studio dei mutamenti sociali indotti dai cambiamenti climatici al fine di individuare strategie e soluzioni per l’adattamento, trasformando Arvier in un polo di sperimentazione e dialogo. Sul fronte strutturale, si prevede la creazione del Museo delle Alpi presso il castello di La Mothe, dove verranno esposti anche i risultati delle ricerche condotte. A Leverogne sarà recuperata la Maison Luboz per trasformarla in uno spazio dedicato alla condivisione e alla socializzazione, mentre ad Arvier sarà ristrutturata l’ex scuola materna per ospitare cinque laboratori tematici in cui potranno collaborare ricercatori, esperti ed imprenditori.Tra i laboratori previsti ci sarà l’Open Gov Lab, responsabile del coordinamento e della governance degli altri laboratori, il Green Lab focalizzato sul cambiamento climatico con la partecipazione di enti come Arpa e Fondazione Montagna Sicura, il Digital Lab incentrato sull’innovazione e la digitalizzazione per lo sviluppo sostenibile delle aree montane, il Social Innovation Lab dedicato alla creazione di reti sociali nei borghi alpini e l’Education Lab volto alla formazione e all’insegnamento. Inoltre, l’ex Rsa sarà trasformato in una Maison di coworking che ospiterà l’Espace T.Il presidente della Regione Renzo Testolin ha sottolineato che questa sfida non riguarda solo Arvier ma coinvolge l’intera regione. L’impegno condiviso finora è stato cruciale sia dal punto di vista emotivo che pratico. Rinunciare a 20 milioni di euro nei prossimi due anni e mezzo è stata una decisione difficile ma necessaria. Gli obiettivi finali dell’iniziativa renderanno Arvier un luogo apprezzato, valorizzato ed attrattivo. C’è un senso di orgoglio nel percorso intrapreso fino ad ora e nell’impegno profuso nel pianificare le azioni future che dovranno essere completate entro il 2026.