Ornella Vanoni, icona indiscussa, incarna a Milano un ethos di libertà e anticonformismo che trascende le convenzioni e le imposizioni culturali.
La sua figura, profondamente intrecciata con l’identità milanese, rappresenta un patrimonio immateriale che merita celebrazione e perpetuazione.
Queste riflessioni sono state espresse dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la camera ardente allestita in suo onore al Piccolo Teatro Grassi, un luogo simbolo della cultura milanese.
Una folla commossa ha gremito via Dante, a pochi passi dal Duomo, per l’ultimo saluto a una voce che ha saputo raccontare generazioni.
L’omaggio alla sua memoria non si limita a una mera commemorazione, ma si configura come un’occasione per interrogarsi su come perpetuare il suo spirito innovativo e la sua capacità di sfidare lo status quo.
Il Sindaco Sala ha sottolineato come la sua rilevanza superi i confini delle regole formali, suggerendo la necessità di trovare una formula che permetta di onorare il suo insegnamento e la sua eredità culturale.
Un dettaglio emblematico rivela la personalità complessa e giocosa di Vanoni: la sua richiesta di dedicare un’aiuola a lei stessa, un gesto apparentemente semplice che in realtà incarnava il suo approccio ironico e provocatorio nei confronti della vita e delle istituzioni.
Il Comune di Milano si assume la responsabilità di creare un’iniziativa che permetta a Ornella Vanoni di rimanere presente nel tessuto urbano e nella coscienza collettiva.
La scelta, come ha evidenziato il Sindaco, dovrà tener conto del parere della famiglia e delle persone più vicine alla cantante, garantendo un omaggio sentito e rispettoso.
Ricordando il suo carattere umano e le sue qualità personali, il Sindaco ha condiviso un aneddoto significativo: Vanoni, durante le sue visite in ufficio, si concentrava più sulla sua vita personale che sulle questioni professionali, dimostrando un’attenzione e un interesse genuino per il benessere altrui.
Questo gesto sottolinea la sua umanità e la sua capacità di creare connessioni profonde con le persone.
L’obiettivo è onorare la sua memoria non solo come artista, ma anche come donna straordinaria che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di Milano.
La sua assenza si avverte come una perdita di una luce che illuminava la città, e il Comune si impegna a preservare quel bagliore per le future generazioni.









