Ivor Bolton e l’Esplorazione dell’Anima Romantica: L’Inaugurazione della Stagione Sinfonica La FeniceLa Stagione Sinfonica 2025-2026 del Teatro La Fenice si apre con una celebrazione dell’opera di Johannes Brahms, affidata alla direzione magistrale del maestro Ivor Bolton. Due concerti, venerdì 28 novembre alle 20.00 e sabato 29 novembre alle 17.00, offriranno al pubblico un viaggio profondo nel cuore della musica romantica tedesca, con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, preparato artisticamente da Alfonso Caiani.
La prima serata, venerdì, sarà trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio3, amplificando la risonanza di un evento culturale di rilievo.
Il programma, attentamente selezionato, non si limita a presentare opere emblematiche di Brahms, ma intende svelare le connessioni intellettuali, emotive e spirituali che legano tra loro queste composizioni.
L’itinerario musicale si apre con le *Variazioni su un tema di Joseph Haydn, Op.
56a*, un’opera che incarna l’abilità di Brahms nel reinterpretare il canone musicale del passato.
Il tema, erroneamente attribuito a Haydn, si rivela in realtà di origine più oscura, forse un’invenzione di un allievo del compositore, ma l’associazione storica persiste, arricchendo il significato dell’opera.
Brahms utilizza il tema come punto di partenza per una brillante esplorazione delle possibilità variative, dimostrando la sua maestria compositiva e il suo rispetto per la tradizione musicale.
Segue *Das Schicksalslied* (La Canzone del Destino), un capolavoro corale op.
54 che rivela l’approccio peculiare di Brahms al rapporto tra parola e musica.
L’opera nasce dall’incontro tra il compositore e la celebre poesia di Friedrich Hölderlin, tratta dal romanzo epistolare *Hyperion*.
Brahms, profondamente segnato dalla lettura di questi versi, li interpreta con una sensibilità eccezionale, trascendendo il semplice pessimismo del testo e offrendo una visione più complessa e umanistica.
Il processo creativo, protrattosi per oltre due anni, testimonia la difficoltà di tradurre in musica un’esperienza emotiva così intensa.
L’apice della serata è rappresentato dalla *Sinfonia n. 3 in Fa Maggiore, Op.
90*, composta a Wiesbaden nel 1883.
A cinquant’anni, Brahms si erge a figura matura e consapevole, liberandosi dalle ombre del passato e affrontando la composizione con una sicurezza e una profondità nuove.
La Terza Sinfonia, concisa e intensa, si rivela un concentrato di energia e significato, un’opera che incarna la ricerca di equilibrio tra tradizione e innovazione, tra gioia e dolore, tra vita e morte.
Nonostante la sua brevità, la sinfonia racchiude una straordinaria ricchezza di allusioni e di riferimenti musicali, invitando l’ascoltatore a un’esperienza di ascolto attiva e profonda.
Per favorire una comprensione più ampia del programma, il Teatro La Fenice rinnova il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento.
Il musicologo Roberto Mori, venerdì 28 novembre, dalle 19.20 alle 19.40, nelle Sale Apollinee, offrirà al pubblico un’introduzione illuminante al mondo di Brahms, svelandone le coordinate culturali, storiche e musicali.
Un’occasione imperdibile per prepararsi ad un’esperienza musicale intensa e appagante, guidati dalla sensibilità e dalla competenza di un maestro come Ivor Bolton.






