La Valle d’Aosta si afferma con rinnovato vigore nel panorama vitivinicolo nazionale, come testimonia la prestigiosa Guida Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier.
Il riconoscimento, che ogni anno esamina oltre ventimila vini italiani, consacra il ‘Clairet’ di Ottin con un eccezionale punteggio di 95/100, posizionandolo al vertice della produzione regionale e confermando la sua importanza all’interno di una categoria d’eccellenza: i “Grandi Vini”.
Questa denominazione non è solo un giudizio qualitativo, ma anche un sigillo di iconicità, un attestato di valore organolettico e di crescente notorietà nel complesso universo del vino.
Il successo del ‘Clairet’ di Ottin si inserisce in un contesto di riconoscimenti che esaltano la diversità e l’innovazione del territorio valdostano.
La sezione dedicata ai “Migliori Vini di Territorio” premia l’eleganza e la complessità del ‘Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de la Salle pas dosé Pavese XXXVI 2020’ di Ermes Pavese (94/100), un’espressione di terroir che valorizza la peculiarità delle sue origini.
La categoria dei “Vini Rivelazione” celebra la vivacità di ‘Ad Completorium’ di La Plantze (91/100), un vino che emerge per la sua capacità di sorprendere e innovare.
Infine, l’attenzione al rapporto qualità-prezzo è incarnata dal ‘Valle d’Aosta Vuillermin 2023’ dell’Institut Agricole Régional (92/100), un’etichetta accessibile che non rinuncia alla qualità.
Questi quattro vini rappresentano solo la punta di un iceberg.
Ben diciannove ulteriori etichette valdostane hanno raggiunto il meritato punteggio delle quattro viti, il massimo riconoscimento della guida, a simboleggiare una viticoltura in continua evoluzione e sempre più apprezzata a livello nazionale e internazionale.
Questa crescita esponenziale riflette un impegno profondo e una visione lungimirante da parte dei produttori locali, che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione per creare vini unici e distintivi.
“La Guida Vitae è il nostro orgoglio,” afferma Alberto Levi, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Valle d’Aosta.
“È il risultato di un lavoro intenso e appassionato, svolto con grande dedizione durante tutto l’anno.
” I risultati ottenuti, e in particolare l’entusiasmo e la partecipazione dei produttori valdostani, testimoniano un investimento costante nel tempo, un’attenzione scrupolosa alla qualità e un desiderio sincero di affermare l’identità vitivinicola della Valle d’Aosta.
Il riconoscimento non è solo un premio, ma un incentivo a proseguire lungo questo percorso di eccellenza, a valorizzare il territorio e a comunicare al mondo la ricchezza e la bellezza dei vini valdostani.






