La Banca del Fucino: risultati in netto miglioramento nel 2023

La Banca del Fucino ha chiuso il 2023 con risultati in netto miglioramento rispetto all’anno precedente, evidenziando un aumento dell’utile netto e della raccolta e degli impieghi sia a livello di capogruppo che consolidato. Secondo quanto riportato nella nota sui conti presentati al consiglio di amministrazione dall’amministratore delegato Francesco Maiolini, la capogruppo ha registrato un utile lordo di 20,27 milioni di euro e un utile netto di 17,13 milioni, mostrando una crescita significativa rispetto al 2022.A livello consolidato, l’utile prima delle imposte è stato pari a 17 milioni di euro e l’utile netto a 12,44 milioni, confermando un notevole incremento rispetto all’anno precedente. Gli impieghi hanno raggiunto circa 2,1 miliardi di euro (+14%), mentre la raccolta diretta ha superato i 3,6 miliardi di euro (+29% rispetto alla fine del 2022). Nel corso del 2023, il margine di interesse ha superato i 78 milioni di euro (+54,12%) e il margine di intermediazione si è attestato intorno ai 132 milioni (+53,64%).La banca ha sottolineato che l’aumento dei ricavi ha permesso di sostenere una politica cauta di accantonamenti per circa 21,2 milioni di euro, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi reddituali previsti dal piano industriale. L’amministratore delegato ha dichiarato che nel centenario della Banca del Fucino si è assistito ad un notevole rafforzamento patrimoniale per oltre 48 milioni di euro grazie all’ingresso nel capitale sociale di investitori istituzionali prestigiosi come l’Enpam. Inoltre, si è ottenuto un ottimo risultato sul fronte economico.Infine, nel corso del 2023 è proseguito il processo di riorganizzazione e sviluppo delle start-up che rappresentano le principali partecipazioni del gruppo bancario; tale processo dovrebbe giungere al termine nel corso del prossimo anno.