La partita di campionato tra il Torino e il Como, valida per la dodicesima giornata di Serie A, si è conclusa con un risultato sorprendente e umiliante per i granata: 1-5.
Il confronto, disputatosi in un’atmosfera carica di aspettative per il Torino, si è trasformato in un monologo ospite, evidenziando una profonda differenza di condizione fisica, tattica e mentale tra le due squadre.
Il Como, guidato da un’organizzazione di gioco impeccabile e un’efficacia clinica sotto rete, ha progressivamente soffocato l’iniziativa del Torino.
La rete iniziale di Addai, al 36′, ha aperto le danze di un percorso segnato da una netta superiorità.
L’attaccante, abile nel trovare spazi e nel capitalizzare le disattenzioni della difesa granata, ha poi replicato nella ripresa, al 52′, siglando il suo secondo gol e dimostrando una freddezza impressionante sotto porta.
La reazione del Torino è stata timida e sterile, limitandosi a un effimero gol su rigore realizzato da Vlasic nel recupero del primo tempo.
Un guizzo isolato, incapace di invertire la tendenza di una partita che scivolava via inesorabilmente.
La seconda parte del match ha visto il Como ulteriormente consolidare il proprio dominio.
Ramon, con una conclusione precisa e potente al 71′, ha ampliato il divario, seguito poi dalle reti di Nico Paz, un giovane talento che si sta rapidamente affermando, al 76′, e dal promettente Baturina, al 2003, che ha concluso i lavori al 86′.
Le loro prestazioni individuali, integrate in un collettivo coeso e determinato, hanno messo a nudo le fragilità del Torino.
La debacle del Torino solleva interrogativi profondi sulla tenuta fisica e mentale della squadra, oltre che sulle scelte tattiche dell’allenatore.
La difesa, in particolare, è apparsa vulnerabile e incapace di arginare le offensive ospite, mentre l’attacco, privo di soluzioni efficaci, ha faticato a rendersi pericoloso.
Questo risultato, più che una semplice sconfitta, rappresenta un campanello d’allarme per il Torino, che dovrà urgentemente ritrovare equilibrio e convinzione per evitare un ulteriore declino in classifica.
La partita, al di là del risultato finale, ha messo in luce il divario crescente tra una squadra in piena crescita come il Como e una formazione granata che appare in difficoltà a trovare la propria identità in questo campionato.








